Il Ministero del lavoro autorizza i prepensionamenti: ogni 3 uscite 1 nuovo giornalista

Gazzetta del Sud, 11 uscite e 3 assunzioni

ROMA – Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha emesso, nei giorni scorsi, il decreto di “Riorganizzazione in presenza di crisi aziendale” del quotidiano Gazzetta del Sud, edito dalla Società Editrice Sud spa di Messina che, nel Piano del 23 febbraio 2015 finalizzato ai benefici della legge 416/1981, aveva denunciato, nonostante il contratto di solidarietà, una perdita di 1,670 milioni di euro a causa del calo delle vendite (-4% nel 2014 e -7% nel 2015) e degli introiti pubblicitari (-10% nel 2014 e -10,9% nel 2015).
Con il decreto ministeriale, firmato dal direttore generale Ugo Menziani, viene autorizzata la corresponsione del trattamento straordinario di integrazione salariale in favore di 57 giornalisti dipendenti della Gazzetta del Sud, previa verifica dell’inquadramento aziendale da parte dell’Inpgi, l’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani, al quale spetta anche il compito di verificare che non venga superato il contingente di lavoratori destinati al beneficio dell’ammortizzatore sociale.
La concessione del trattamento di cassa integrazione guadagni straordinaria, autorizzata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è, altresì, finalizzata al trattamento di pensionamento anticipato di 11 giornalisti (con almeno 58 anni di età e 18 di contributi) nel corso del periodo di beneficio degli ammortizzatori sociali compreso tra il 1° aprile 2017 e il 31 marzo 2019.
L’accordo sindacate era stato sottoscritto, il 20 aprile scorso al Ministero del Lavoro, dall’amministratore delegato Lino Morgante assistito da Alberto Antonuccio, dai rappresentanti della Fieg, Stefano Scarpino e Fabrizio Di Rosario, dal segretario generale aggiunto della Fnsi, Carlo Parisi, assistito dall’avv. Ottavia Antoniazzi, dal Comitato di redazione (Sebastiano Caspanello, Mauro Cucè, Davide Marchetta, Giuseppe Mercurio e Leonardo Orlando) e dalle Associazioni Regionali di Stampa di Calabria e Sicilia.

Lino Morgante

Nell’accordo, la percentuale di cassa integrazione a rotazione è stata fissata nella misura massima del 13,9% su base verticale e mensile per 53 giornalisti, di cui 4 part-time in proporzione all’orario ridotto. Nella platea sono stati compresi anche gli 11 giornalisti prepensionabili che potranno essere sospesi a zero ore, come i 4 ex art. 2 ritenuti “strutturalmente in esubero”, successivamente alla maturazione dei requisiti e con le gradualità connesse all’implementazione del Piano di riorganizzazione. In particolare, la cassa integrazione a rotazione (comunque non finalizzata al licenziamento) prevede la rotazione con una percentuale media nel bimestre dell’11,66% per ciascun giornalista, ridotta al 10% dopo l’uscita del primo giornalista e di 1 punto percentuale per ogni ulteriore uscita.
A fronte dei benefici derivanti dagli ammortizzatori sociali, la Societa Editrice Sud spa si è impegnata ad effettuare gli investimenti necessari per aggiornare e potenziare le varie piattaforme del giornale attraverso la formazione del personale giornalistico, l’aggiornamento dei sistemi editoriale, grafico e multimediale, il potenziamento del sito Internet e la realizzazione di uno studio televisivo a Reggio Calabria per la realizzazione del TG Web ed il potenziamento dell’offerta televisiva in sinergia con le emittenti del gruppo.
Con il prepensionamento degli 11 giornalisti, la Gazzetta del Sud dovrà rispettare la condizione imposta dal decreto legge 90/2014 che subordina il riconoscimento degli stessi trattamenti alla contestuale assunzione di personale giornalistico, in possesso di competenze professionali coerenti con l’attuazione dei programmi di rilancio e sviluppo aziendale, nel rapporto minimo di 1 assunzione a tempo indeterminato ogni 3 pensionamenti.

L’accordo tra Gazzetta del Sud e Giornale di Sicilia. Da sinistra: Giuseppe Vicari, Rosy Ardizzone, Lino Morgante, Antonio Ardizzone, Federico Ardizzone e Giada Ardizzone

Il decreto ministeriale reca la data del 26 luglio 2017, ovvero otto giorni prima dell’acquisizione da parte della Società Editrice Sud, grazie al finanziamento della Fondazione Bonino Pulejo, del pacchetto di maggioranza della holding che controlla il quotidiano Il Giornale di Sicilia, l’emittente televisiva, la radio ed il sito internet che per 157 anni sono rimasti saldamente in mano alla famiglia Ardizzone.
Come ampiamente anticipato il 4 agosto scorso da Giornalistitalia.it, la società guidata dall’amministratore delegato Lino Morgante, ha infatti aggiunto l’importante pacchetto dell’informazione palermitana a quello che comprende il quotidiano Gazzetta del Sud, la Radio Televisione Peloritana, Antenna dello Stretto ed i centri stampa di Messina e Rende con l’obiettivo di “coprire due intere regioni, Sicilia e Calabria, con una informazione completa e multimediale”. Condizione, questa, che naturalmente modifica radicalmente lo scenario dell’informazione nelle due regioni più a Sud del Paese e, soprattutto, dimostra che negli ultimi mesi la Gazzetta del Sud è riuscita a fronteggiare bene la crisi che l’aveva indotta a ricorrere agli ammortizzatori sociali. (giornalistitalia.it)

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