Nell’incendio che ha causato la morte di tre persone nel centro storico di Cosenza

In cenere le opere di Bernardino Telesio

I Vigili del Fuoco impegnati nello spegnimento dell’incendio nel centro storico di Cosenza

Il filosofo Bernardino Telesio è nato a Cosenza il 7 novembre 1509 e morto nella stessa città il 2 ottobre 1588

COSENZA – La prima stampa del “De rerum natura iuxta propria principia”, l’opera più importante del filosofo Bernardino Telesio, è andata distrutta, insieme a pergamene e manoscritti antichi, nell’incendio sviluppatosi ieri in un edificio del centro storico di Cosenza in cui sono morte tre persone.
Sopra l’appartamento incendiato, al quarto piano dello stabile, era infatti ospitata la biblioteca della famiglia Bilotti Ruggi D’Aragona, che con le proprie donazioni ha consentito l’apertura del Museo all’aperto Bilotti.
La famigia Bilotti è proprietaria dello stabile e dell’attiguo palazzo Ruggi D’Aragona, comunicante con quello incendiato proprio attraverso il quarto piano.
Distrutti anche manoscritti e pergamene originali di Telesio, Parrasio, Quattromani e Bernardino Bombini, oltre a otto pergamene originali del ’400 su Cosenza scritte in gotico.
I corpi delle vittime non sono stati ancora recuperati. I vigili del fuoco attendono che si siano le condizioni di sicurezza per operare. Le vittime non sono state identificate ufficialmente, ma sembrano esserci pochi dubbi sul fatto che si tratti di Antonio Noce, del nipote Roberto e della fidanzata di quest’ultimo, Serafina Speranza. I tre occupavano abusivamente l’appartamento e soffrivano di patologie mentali. La Procura ha aperto un’inchiesta. (ansa)

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