Mentre l’editore raccoglie l‘invito “per una maggiore sensibilità”, il sindacato prepara l’incontro di domani

Fnsi: “I giornalisti di Sardegna 1 non sono marionette”

Giorgio Mazzella

CAGLIARI – Giorgio Mazzella raccoglie l’appello del sindacato dei giornalisti, Fnsi e Assostampa Sarda, e si dice pronto ad affrontare con “maggiore sensibilità” la vertenza della sua tv, Sardegna 1, dopo l’annuncio e la successiva sospensione del licenziamento di quattro redattori su 10 a causa delle perdite di bilancio, un milione di euro in due anni.
“Raccolgo volentieri l’invito dei sindacati per una maggiore sensibilità nell’affrontare la situazione dell’emittente”, ha confermato Mazzella all’Ansa: “Un invito che mi è stato rivolto facendo leva sul mio ruolo di presidente della Banca di Credito Sardo, ma sottolineo che intendo comportarmi con la sensibilità richiesta in qualità anche di editore”.
L’editore di Sardegna 1 mantiene, però, la sua posizione rispetto alla criticità di bilancio che ha portato all’annuncio dei licenziamenti. “L’azienda così com’è – afferma Mazzella – non ha capacità di restare sul mercato. Senza interventi correttivi sui contratti di lavoro non potremo restare in vita e sarò costretto a portare i libri in Tribunale”.
Il proprietario della tv ricorda la proposta già fatta a giornalisti e sindacati: nuovo contratto con il 18% in meno di retribuzione nella fase iniziale e incentivi da subito in relazione al fatturato, di fatto un premio di produzione. “È questa una formula che stiamo probabilmente anticipando – conclude Mazzella – ma ritengo che sia l’unica strada percorribile per tutte le aziende editoriali che come noi subiscono i contraccolpi di una crisi senza precedenti”.
Immediata la replica della Federazione Nazionale della Stampa, secondo cui “Il signor Giorgio Antonio Mazzella, noto presidente di Banca (Credito Sardo) e editore e amministratore unico dell’emittente Sardegna1 Tv, dovrebbe conoscere bene contratti, leggi e obbligazioni sociali del diritto del lavoro, nonchè le regole della buona creanza”.
Il sindacato dei giornalisti gli presenterà nell’incontro di domani “un compendio aggiornato. I lavoratori e i giornalisti della sua azienda non sono marionette, nè giocatori di calcio per puntate e paghe a premio. E un uomo pubblico come il Signor Mazzella non dovrebbe aver bisogno neanche di farselo ricordare”.
Il Comitato di redazione della Tgr Rai della Sardegna, infine, esprime la sua totale solidarietà ai colleghi dell’emittente Sardegna 1 e sostiene le iniziative dell’Associazione della Stampa Sarda e della Federazione Nazionale della Stampa affinchè vengano cancellati i quattro licenziamenti annunciati e per ora sospesi.
Il Cdr, inoltre, auspica che il confronto “possa concludersi secondo le linee già prospettate dal sindacato all’editore Giorgio Mazzella: nessuno stravolgimento delle norme contrattuali, nessun taglio all’occupazione ma interventi, come i contratti di solidarietà, che consentirebbero all’azienda di raggiungere gli stessi obiettivi di risanamento del bilancio”. (Ansa).

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