A Gioia Tauro il 27 febbraio Santa Messa e dibattito sulla Pastorale sulla ‘ndrangheta

In Calabria la Giornata dei giornalisti cattolici

GIOIA TAURO (Reggio Calabria) – Sarà Gioia Tauro e, in particolare, la Chiesa di San Gaetano Catanoso, ad ospitare, quest’anno, la Santa Messa per celebrare la Giornata regionale dei giornalisti cattolici, promossa dall’Ucsi Calabria “Natuzza Evolo”, con la consueta collaborazione del Sindacato e dell’Ordine dei giornalisti della Calabria. L’appuntamento, a cui tengono particolarmente i giornalisti cattolici calabresi, è per venerdì 27 febbraio: alle ore 10 il rito liturgico presieduto da mons. Francesco Milito, vescovo della diocesi diOppido Mamertino-Palmi e vicepresidente della Comunità Episcopale Calabra, e concelebrato da mons. Luigi Renzo, vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea e segretario della Cec. Quindi, alle 11.30, la tavola rotonda incentrata su un tema di evidente interesse, quale “Testimoniare la verità del Vangelo. Nota pastorale sulla ‘ndrangheta”.
Muovendo, dunque, dal documento elaborato all’inizio dell’anno dalla Comunità episcopale calabra, presieduta da mons. Salvatore Nunnari, e dal forte e rinnovato mònito di qualche giorno fa di Papa Francesco – che proprio da Sibari parlò di scomunica a tutti i mafiosi, ripetendo il “concetto” durante l’udienza dei pellegrini di Cassano Jonio in Vaticano –, i giornalisti cattolici della Calabria avranno la possibilità di confrontarsi tra loro e con il mondo ecclesiastico su quella che non appare come una semplice presa di posizione della Chiesa attorno ad un tema di particolare rilevanza, ma, stando alle ultime e susseguenti “esternazioni”, sia a livello locale che centrale, piuttosto come una ferrea volontà di piantare insegne con una fermezza mai (o quasi mai) raggiunta – e mostrata – sin d’ora. Se non negli affondi di Papa Wojtyla.
La Chiesa che parla, dunque, del “doloroso male della ’ndrangheta”, spiega mons. Nunnari nell’introduzione alla Nota pastorale, che vede i vescovi calabresi far “riecheggiare l’eco di alcune parole indimenticabili, quali (appunto) quelle di Papa Wojtyla ad Agrigento e quelle di papa Bergoglio a Sibari; ma ricordiamo anche tante prese di posizione lungo questi ultimi 70 anni dell’episcopato calabrese”.
Con l’intento di presentare “in maniera davvero toccante qual è il volto reale della mafia e della ’ndrangheta, senza mezze parole, ma con una chiarezza estrema, che va alla radice di questo fenomeno aberrante, che è in tutta evidenza opera del Maligno. Un fenomeno, – scrive il presidente della Cec – che è insieme l’antistato, con le forme di dipendenza che crea nei paesi e nelle città; e l’anti-religione, con i simbolismi e gli atteggiamenti utilizzati al fine di guadagnare consenso”.
Alla Giornata regionale dei giornalisti cattolici parteciperanno, accanto ai vescovi calabresi, al presidente dell’Ucsi Calabria e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, e al presidente dell’Ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, i consiglieri regionali e nazionali di Ucsi, Ordine, Sindacato dei giornalisti, Inpgi e Casagit, e delegazioni di giornalisti provenienti da tutta la Calabria.

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