Dal 16 al 20 maggio, a Torino, la rassegna internazionale che quest‘anno dedica particolare attenzione ai piccoli editori

Calabria ospite d’onore al 26° Salone del Libro

Mario Caligiuri

TORINO – Si terrà dal 16 al 20 maggio 2013, al Lingotto Fiere di Torino, la 26ª edizione del Salone Internazionale del Libro. La rassegna 2013 dedicherà particolare attenzione alla partecipazione dei piccoli editori, grazie a una serie di iniziative messe a punto dalla Fondazione in collaborazione con GL events-Lingotto Fiere, volte ad agevolare e sostenere la presenza di queste case editrici, che più facilmente risentono della situazione economica.
Innanzitutto, è stato previsto un pacchetto esclusivo che comprende: buoni pasto; un abbonamento alla rete urbana Gtt valido sei giorni; biglietti omaggio; tariffe alberghiere convenzionate in 10 strutture; uno sconto sulle tariffe di trasporto e immagazzinaggio; la possibilità di finanziare la partecipazione con una formula estesa a 12 mesi a condizioni agevolate; l’8Gallery Card per acquisti nella galleria commerciale del Lingotto. È poi in via di definizione una convenzione con Italo, il nuovo treno ad alta velocità di Ntv che dal 9 dicembre 2012 raggiunge anche Torino.
GL events-Lingotto Fiere ha inoltre stipulato un accordo con l’Aie – Associazione Italiana Editori – grazie al quale gli associati che saranno presenti al Salone con uno stand fino a un massimo di 16 m2 potranno usufruire di un’agevolazione sulle tariffe di partecipazione.
Gli interventi riguardano ugualmente il layout espositivo. Per il Padiglione 1 verrà creato un nuovo progetto allestitivo, che comprenderà anche un’area destinata alla programmazione culturale e professionale, promossa dai piccoli editori in coordinamento con la direzione editoriale del Salone. Inoltre, anche la Sala Rossa (al fondo del Padiglione 1), ospiterà alcuni eventi tra i più significativi della rassegna. Il nuovo progetto prevede poi un percorso preferenziale di ingresso del pubblico tale da convogliare i visitatori in arrivo da via Nizza direttamente al Padiglione 1. Altra novità, l’allestimento di un’area lounge destinata al pubblico accreditato (giornalisti, autori, editori, autorità).

La Creatività, motivo conduttore del Salone 2013. Al Lingotto Fiere la Fabbrica delle idee per una «grammatica della fantasia» 2.0

È la creatività il tema conduttore del Salone Internazionale del Libro 2013. Nel momento in cui una profonda crisi di sistema impone un ripensamento radicale che investa i modi della produzione, i patti sociali, la ricerca, la letteratura e le arti, il Salone 2013 si interroga sui nuovi  «cimenti dell’armonia e dell’invenzione» che ci attendono. Dove corrono oggi le frontiere dell’innovazione? Come favorire i procedimenti creativi, nel contesto delle tumultuose mutazioni in corso, ricche di potenzialità ma anche di pericoli? Come funziona e dovrebbe funzionare la «fabbrica delle idee»? In quali modi rileggere e utilizzare il patrimonio della tradizione? Se ogni generazione è chiamata a scegliere i suoi classici, che cosa chiediamo a un classico, oggi? Quella che è urgente ripensare è proprio una cultura del progetto che sappia darsi programmi incisivi, mirati sul medio e lungo periodo, sollevando lo sguardo dalle angustie di un piccolo cabotaggio limitato al presente.
Oggi più che mai, la creatività deve nascere non da un impulso casuale e disordinato, ma da un metodo rigoroso, da una conoscenza approfondita dei linguaggi e delle tecniche, da una ben calibrata «grammatica della fantasia», per ricordare il titolo di un fortunato libro di Gianni Rodari. I cinque giorni del Lingotto hanno l’ambizione di diventare una sorta di laboratorio in cui sottoporre a verifica situazioni, tendenze, occasioni, potenzialità, ostacoli e difficoltà, offrendo soprattutto ai giovani indicazioni concrete sul «come fare», ma anche sul «dove» e «quando fare».
Saranno importanti, in questo senso, le testimonianze dirette di alcuni grandi maestri delle scienze, delle lettere e delle arti, chiamati a raccontare dal vivo la loro esperienza creativa, i segreti di bottega, le tecniche, le innovazioni linguistiche di cui si sono resi protagonisti, il loro rapporto con il canone.
Il tema si offre a un vasto ventaglio di declinazioni, a partire da una riflessione sui maggiori temi politici ed economici: gli scenari della globalizzazione e il ruolo crescente dei Paesi del cosiddetto Bric (Brasile, Russia, India e Cina), i futuri assetti dell’Europa, chiamata a fare i conti con le proprie debolezze  finanziarie e a darsi una più precisa identità politica; i nuovi soggetti che si affacciano sulla scena politica, le pratiche e i limiti della democrazia in rete, le nuove opportunità produttive, il proliferare delle start-up, il futuro prossimo della ricerca tecnologica e scientifica, il design, le strategie ambientali.
Tutte sfide decisive in cui la cultura del progetto è chiamata a produrre un massimo di sforzo innovativo. L’evoluzione sta investendo anche gli stessi statuti della scrittura, chiamata a ripensarsi come metalinguaggio composto di parole, immagini e musica; e di conseguenza l’informazione, la diffusione del sapere, le pratiche dell’insegnamento e dell’apprendimento, l’editoria nelle sue varie articolazioni.
E ancora: quali sono le tendenze più significative dell’arte contemporanea? Come funziona il mercato dell’arte? Come si creano i valori? Chi li stabilisce? Fin dove arriva la libertà dell’artista, e quel è il ruolo di galleristi, critici e istituzioni?
A scenari sempre più dominati dalla virtualità e dalla smaterializzazione degli oggetti si accompagna un ritorno a un patrimonio di tradizioni e pratiche che sembrava dimenticato, quali la creatività manuale, l’artigianato, le arti applicate. Un discorso che si amplia all’ambiente, all’architettura, all’urbanistica, all’elaborazione di modelli sostenibili di sviluppo, ivi compresi i giardini e gli orti urbani.
Se la cultura deve tornare ad essere un motore di sviluppo, si impone il tema della tutela e della valorizzazione del patrimonio dei beni culturali, sin qui colpevolmente trascurati, anche se per l’Italia in particolare rappresentano una risorsa unica al mondo. Saranno al Lingotto alcuni dei protagonisti che si sono battuti con più energia per la loro salvaguardia.
Infine una panoramica della creatività contemporanea non può prescindere dalle cosiddette culture materiali, e ospiterà alcuni celebrati maestri della cucina, che si sono distinti per capacità innovative. A loro sarà dedicata un’area speciale.
Tra i progetti in corso di sviluppo per il Salone 2013 c’è anche un format che si richiama esplicitamente alla fortunata esperienza delle Conferenze Ted, l’organizzazione no profit americana fondata nel 1984 (l’acronimo sta per Technology, Entertainment & Design), che organizza happening culturali mirati sull’innovazione.
Questi eventi, che sono diventati anche programmi tv, ospitano interventi-lampo di scienziati, economisti, artisti, musicisti, politici come fra gli altri Bill Clinton, che puntano sul ritmo e sui contenuti per meglio coinvolgere gli spettatori. L’intento è quello di offrire una tribuna qualificata alle grandi idee, degne della miglior diffusione, e capaci di cambiare mentalità e stili di vita. Tra gli speaker più apprezzati, l’educatore inglese Ken Robinson, il quale ha sostenuto che stimolare la creatività è importante quanto l’alfabetizzazione. L’intento è quello di creare anche al Lingotto un podio da cui esporre in forma concisa progetti fortemente innovativi in ogni campo.

Il Cile, Paese Ospite

A quarant’anni dal colpo di Stato di Pinochet e dalla morte di Pablo Neruda, la cultura del Cile, Paese ospite d’onore al Salone Internazionale del Libro 2013, è più viva e seguita che mai, e ha per i lettori italiani un suono familiare: evoca incontri e scoperte epocali, autori di culto che sono diventati parte integrante della nostra sensibilità per la capacità di combinare l’originalità espressiva e la forza immaginifica della parola con una forte tensione civile.
Quella cilena è sempre stata una letteratura costretta ad essere militante, a misurarsi spavaldamente con la realtà, a difendere i propri spazi, a battersi contro emarginazioni e repressioni, ad affrontare la via dell’esilio. Paradossalmente, la sua rilevanza è proprio testimoniata dall’accanimento con cui il regime militare l’ha perseguitata.
«In questo paese di proprietari fondiari – scriveva Roberto Bolaño – la letteratura è una stravaganza e saper leggere non è un merito». Eppure proprio nelle difficoltà più impervie gli «stravaganti» scrittori cileni, costretti al nomadismo ma fortemente radicati nel loro territorio, si sono conquistati l’identità che li ha resi popolari in tutto il mondo. Il «notturno cileno», per riprendere il titolo di uno dei libri più fortunati di Bolaño, è diventato un punto di riferimento, un’esperienza in cui riconoscersi.
In cima all’elenco degli invitati al Salone 2013 ci sono naturalmente le grandi signore della scrittura, Isabel Allende e Marcela Serrano. Al Lingotto sono attesi anche Luis Sepúlveda e Antonio Skármeta; il drammaturgo Gaston Salvatore, lo scrittore, regista e attore Alejandro Jodorowsky; Jorge Edwards, Premio Cervantes, che è anche diplomatico e giornalista, e ha raccontato la storia dell’architetto italiano Gioacchino Toesca, architetto del settecentesco Palazzo della Moneda. Verrà ricordato Francisco Coloane, cantore dei mari antartici e delle steppe patagoniche. Proprio la Patagonia ha ispirato a Bruce Chatwin, cileno onorario, alcune tra le sue pagine più intense, che verranno lette al Lingotto. Ci saranno anche Roberto Ampuero, un altro esule che ha vissuto a lungo in Europa e negli Stati Uniti, attualmente diplomatico; gli scrittori di romanzi Arturo Fontaine e Oscar Bustamante; altri scrittori quarantenni interessati ai nuovi linguaggi con proposte che guardano oltre il territorio locale, capaci di mettersi in relazione con le problematiche del mondo globale. E naturalmente Roberto Bolaño, che sarà ricordato dal suo grande amico Javier Cercas
Non mancheranno i riferimenti alla poesia cilena, una delle tradizione più forti del mondo, con le due poetesse, il Nobel Gabriela Mistral e Violetta Parra, figura emblematica della poesia popolare; Pablo Neruda, voce di un intero continente; Nicanor Parra, premio Cervantes, con le sue proposte originali e la presenza di ricche tendenze delle attuali correnti innovative.

Gabriele D’Annunzio 150°, fra Torino e Pescara

Il 150° della nascita di Gabriele D’Annunzio sarà ricordato nel 2013 da una serie di eventi organizzati dalla Fondazione «Il Vittoriale degli Italiani», per impulso del suo presidente Giordano Bruno Guerri, e dal Salone Internazionale del Libro.
Il 12 e 13 marzo, in diretta corrispondenza con il giorno natale, si terrà a Pescara un convegno internazionale di studi che si occuperà dello scrittore, dalle poesie giovanili alle prose tarde, della ricezione critica, dell’interprete della modernità, tra moda, cinema e giornalismo, dell’eroe guerriero e del politico innovatore, l’unico italiano – secondo Lenin – capace di fare una vera rivoluzione. Sono inoltre attesi un D’Annunzio Festival nel capoluogo abruzzese, un ciclo di rappresentazioni al Teatro Manzoni di Milano e sorvoli di aerei storici.
Il Salone Internazionale del Libro ospiterà invece una mostra di oggetti, autografi, documenti e libri rari, provenienti dalle collezioni del Vittoriale, capaci di evocare le stagioni di una stagione creativa che si voleva porre anche come modello inimitabile. Del D’Annunzio costruttore del mito di se stesso, abilissimo stratega della comunicazione, capace di giocare a suo favore le nuove tecnologie, e dell’avventura di Fiume come laboratorio della modernità si discuterà in una tavola rotonda con alcuni tra i maggiori studiosi del Vate. Si parlerà anche del suo rapporto con l’automobile e l’aeroplano, con letture di testi. Un altro reading proporrà invece le lettere d’amore, d’arte e di viaggio, nell’interpretazione dell’attore e regista Valter Malosti. Saranno anche presentati i due volumi del Teatro nei Meridiani Mondadori, a cura di Annamaria Andreoli, e il saggio biografico dello stesso Giordano Bruno Guerri, La mia vita carnale, ambientato negli anni del Vittoriale (Mondadori).
Il Salone ospiterà poi un convegno sulle nuove tecnologie che, in omaggio alle inesauste sperimentazioni dannunziane, metterà a fuoco le nuove risorse capaci di valorizzare il patrimonio dei beni culturali italiani, a partire dal progetto della digitalizzazione di tutta l’opera del Vate, in collaborazione con la Fondazione Ugo Bordon e la Biblioteca Intratext di Roma.

Calabria, Regione Ospite

Fra le novità del Salone 2013, l’istituzione di una Regione come ospite d’onore. Le Regioni italiane sono da molti anni una delle presenze più vive del Salone torinese, dove portano realtà culturali e imprenditoriali di piccola dimensione ma alto livello qualitativo, che al Lingotto Fiere possono farsi conoscere dal grande pubblico. Questa ulteriore occasione, nata da un’idea dell’assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Michele Coppola, raccolta dall’omologo assessore calabrese Mario Caligiuri (giornalista pubblicista iscritto al Sindacato Giornalisti della Calabria), è destinata a diventare un appuntamento fisso, e vuole approfondire il significato della presenza di una Regione documentando adeguatamente il suo patrimonio artistico, le sue realtà editoriali e culturali, le iniziative in corso e quelle in progetto. Ne risulta un quadro sorprendentemente ricco di aspetti poco noti, che documenta una realtà in rapida trasformazione.
Significativo è appunto il caso della Calabria, che già presiede la Commissione Cultura delle Regioni, e ha collocato la cultura tra gli obiettivi primari della Giunta, anche come azione di contrasto verso la criminalità organizzata attraverso il coinvolgimento dei giovani, chiamati a farsi protagonisti di un riscatto collettivo.
Si punta sul dialogo con le scuole (tra l’altro il progetto «Calabria Jones» vede 6.000 ragazzi in visita nei siti archeologici), su varie iniziative per la promozione della lettura, su cospicui investimenti nelle biblioteche e sulle tecnologie digitali per mettere in rete le risorse già disponibili, e coinvolgere i ragazzi in un uso creativo dei nuovi linguaggi, tra valorizzazione del patrimonio esistente, inchieste e nuovi progetti.
Il calendario degli eventi che saranno ospitati nella cinque giorni del Lingotto in uno spazio dedicato toccherà tutti gli aspetti della cultura calabrese, dalla storia al patrimonio artistico e all’archeologia, dall’imprenditoria all’enogastronomia, dalla letteratura all’arte contemporanea. Sono previste mostre, e spettacoli teatrali e musicali. Nel ricordo di grandi autori come Corrado Alvaro e Stefano D’Arrigo, epico cantore di Horcynus Orca, saranno a Torino, tra gli altri, scrittori e giornalisti come Mario Fortunato, Carmine Abbate (recente vincitore del Campiello), Mimmo Gangemi (Il giudice meschino, La signora di Ellis Island), Marina Valensise, Corrado Calabrò e la giovane Angela Bubba che con le sue impietose narrazioni-reportage dichiara di ispirarsi direttamente ad Anna Maria Ortese ed Elsa Morante.
Tra gli obiettivi, quello di incentivare i ragazzi delle scuole ad una partecipazione attiva al Salone, sia come autori di progetti per la promozione della lettura che come protagonisti allo stand regionale. È anche prevista l’iniziativa di allargare alla Calabria il progetto Adotta uno scrittore, ormai giunto alla sua undicesima edizione, e destinato agli studenti delle scuole superiori. L’incontro collettivo finale tra studenti e scrittori è atteso lunedì 20 maggio al Salone. I ragazzi calabresi saranno anche coinvolti nella redazione di Bookblog, l’iniziativa promossa in collaborazione con La Stampa, che pubblica in tempo reale sul sito del Salone articoli, interviste e servizi fotografici.

La Regione Piemonte al 26° Salone Internazionale del Libro

La Regione Piemonte conferma il suo impegno per la ventiseiesima edizione del Salone Internazionale del Libro, la fiera di riferimento del Paese dedicata ai libri. Un impegno che tocca tutto il «sistema del libro», che in Piemonte può contare sulla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, sul Circolo dei lettori, sul circuito delle biblioteche, sui piccoli e medi editori, sulle librerie, i festival, e che compone un sistema culturale e produttivo estremamente importante per l’economia del territorio.
Al Salone 2013 la Regione Piemonte rimarca la propria presenza grazie ai numerosi progetti ed eventi dedicati ai libri e alla promozione della lettura, quali il consueto sostegno ai piccoli e medi editori grazie all’importante contributo di Unioncamere Piemonte, il format culturale Lingua Madre e l’omonimo Concorso Letterario Nazionale, destinato alle donne straniere residenti in Italia con una sezione dedicata alle donne italiane, e Nati per Leggere Piemonte con la quarta edizione del suo Premio Nazionale, che sostiene i migliori libri e i progetti editoriali per bambini da zero a sei anni.
La Regione rinnova il suo impegno per la dodicesima edizione dell’International Book Forum, l’area business to business del Salone Internazionale del Libro, con la seconda edizione di AdaptLab, il programma di adattamento dei libri allo schermo cinematografico.
E per l’edizione 2013 arriva il concorso fotografico Open Pics School, promosso da Regione Piemonte, Imaginarium e Salone Internazionale del Libro e rivolto alle scuole secondarie di secondo grado sul territorio nazionale: fa seguito alla sezione di Open Pics dedicata ai fotografi professionisti che ha preso il via al Salone 2012 e ha avuto un importante momento espositivo all’ultima edizione di Artissima.

Ibf, in arrivo il sito per la community degli operatori

Giunge alla dodicesima edizione l’Ibf – International Book Forum, la business area del Salone dedicata allo scambio di diritti editoriali per la traduzione e l’adattamento cinematografico e televisivo.
In undici anni l’Ibf si è confermato una tappa fondamentale nelle agende dei più importanti editori, agenti letterari, produttori cinematografici, televisivi e new media di tutto il mondo. Nel 2013 si riparte dunque dagli oltre 7.000 incontri tra i 720 operatori professionali provenienti da oltre 20 paesi (tra cui Norvegia, Egitto, Stati Uniti, Russia, Spagna, Svezia) che nel 2012 hanno animato il Centro Congressi del Lingotto e che hanno visto concludere con successo numerose trattative.
Confermato anche l’appuntamento con AdaptLab, il programma di adattamento di opere letterarie per il piccolo e grande schermo, promosso da TorinoFilmLab e Ibf in collaborazione con Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, Initiative Film, Museo Nazionale del Cinema di Torino, FIP – Film Investimenti Piemonte e Film Commission Torino Piemonte, sotto il patronato della Regione Piemonte.
Per il 2013 l’Ibf presenta una grande novità. Sta per nascere infatti b2bright.com, la nuova piattaforma online dedicata allo scambio di diritti realizzata in collaborazione con bookliners.com, startup web torinese di social reading. L’idea è molto semplice: realizzare un ambiente social che permetta ai manager dei diritti italiani e stranieri di restare in contatto al di là dei tre giorni dell’Ibf. Un modo per condividere 365 giorni l’anno progetti editoriali e favorire così maggiori opportunità di business legate allo scambio dei diritti. B2bright.com è attualmente online con un sito di accoglienza in cinque lingue che illustra le finalità del progetto e dove ci si può registrare per ricevere costantemente e in anteprima tutti gli aggiornamenti.
L’International Book Forum 2013 è un’iniziativa del Salone Internazionale del Libro di Torino co-finanziata dalla Regione Piemonte e dalla Camera di commercio di Torino. Quest’anno, per la prima volta, il sostegno alla manifestazione avverrà nell’ambito di un progetto congiunto dedicato all’internazionalizzazione della filiera dell’editoria e della cartotecnica e realizzato attraverso Ceipiemonte.

All’Incubatore gli start-up dell’editoria del futuro

L’Incubatore è il progetto del Salone Internazionale del Libro dedicato alle case editrici con meno di 24 mesi di vita e non legate a grandi gruppi editoriali. Il progetto offre un’opportunità di visibilità unica per le nuove realtà che si affacciano sul mercato editoriale. Grazie all’Incubatore, nato sette anni fa, infatti, le giovani case editrici hanno la possibilità di partecipare alla più importante manifestazione italiana dedicata all’editoria a condizioni speciali – costi contenuti, sala incontri gratuita, agevolazioni sulle spese di soggiorno – e di verificare direttamente sul campo la validità dei propri prodotti, confrontandosi con gli operatori del settore e il grande pubblico.
I risultati sono quanto mai positivi. In sei edizioni, infatti, l’Incubatore ha registrato la presenza di 183 case editrici italiane e una brasiliana, molte delle quali sono ormai dei punti di riferimento nel panorama editoriale italiano. È il caso di Tunuè (Latina), Neo.Edizioni (Castel di Sangro), Miraggi (Torino), Area51 Publishing (Bologna), Lo Stampatello (Milano), Intermezzi (Pisa), Alfaudiobook Audiolibri (Pavia). Confermati inoltre i cicli di appuntamenti Striscia Business, con incontri tra gli editori presenti nell’area e librerie indipendenti, biblioteche, distributori e operatori professionali. Un’opportunità di confronto diretto con i professionisti del settore, al fine di individuare le strategie migliori per farsi strada nel mercato editoriale. Quinto anno infine per Incubatore…e poi!, il progetto che vede le case editrici che hanno partecipato all’Incubatore nelle passate edizioni tornare per raccontare i progressi effettuati e presentare le novità.

Book to the future, arriva il Digital Festival

Riconfermata per il terzo anno Book to the future, l’area del Salone interamente dedicata all’editoria digitale e alle nuove tecnologie di fruizione culturale. Una vetrina d’eccellenza per i protagonisti dell’editoria hi-tech: editori, distributori, produttori di strumenti per la lettura digitale, portali, librerie online, che si ritrovano a Torino per interagire, sviluppare idee, comunicare, interfacciarsi con il pubblico di lettori allo scopo di individuare nuove tendenze, esigenze e bisogni.
Si riparte dunque dagli eccellenti risultati del 2012, con centinaia di e-reader venduti dai grandi protagonisti nazionali e internazionali del settore, come Amazon e Sony, a dimostrazione del fatto che gli ebook e le nuove tecnologie digitali stanno ormai entrando a far parte della quotidianità di molti lettori, cambiando radicalmente il modo di scrivere, comunicare, stampare, pubblicare, leggere e vendere.
Novità del 2013, la partnership attivata con il Digital Festival, la manifestazione nazionale che, dopo due edizioni milanesi, sarà ospitata nel mese di maggio per il secondo anno consecutivo a Torino, e che esplorerà, attraverso un fitto calendario di incontri, eventi e dibattiti, il tema dell’influenza delle tecnologie digitali sulla vita quotidiana apportando contenuti non solo afferenti al mondo dell’editoria. Quattro i principali filoni di discussione del Festival: Digital for business, Digital for job, Digital for creativity e Digital for people, quest’ultimo con momenti di incontro espressamente dedicati al grande pubblico. Proprio il Digital for people sarà oggetto della partnership con il Salone Internazionale del Libro, con una serie di appuntamenti che avranno luogo a Book to the future. Un’unione di forze strategica per indagare dove e come la cultura digitale possa migliorare la qualità della nostra vita, creare opportunità di lavoro e favorire lo sviluppo economico e sociale del territorio attraverso l’innovazione tecnologica.

Dimensione Musica, il meglio del made in Italy musicale

Terza edizione per Dimensione Musica, l’area del Salone interamente dedicata al Made in Italy del settore musicale. Un’autentica vetrina-laboratorio che rende visibile, valorizza e condivide quello che di meglio si realizza, produce, crea e innova in Italia in ambito musicale. Dopo il successo dello scorso maggio, che ha registrato la partecipazione di oltre 50 tra le migliori realtà produttive nazionali del settore, Dimensione Musica intende consolidarsi  nel 2013 come il nuovo punto di riferimento per la musica in Italia. Un importante appuntamento per esperti e appassionati e un’occasione per entrare in contatto con editori musicali, distributori, etichette discografiche, agenzie di management, scuole di musica e associazioni, oltre ad alcuni dei più prestigiosi costruttori di strumenti tradizionali.
Confermato l’Auditorium Dm, uno spazio da 60 posti esclusivo e completamente insonorizzato, pensato, strutturato e opportunamente attrezzato per attività live, vero cuore pulsante del progetto. Nel 2012 sono stati oltre 80 gli artisti della scena jazz, classica, rock e pop italiana che si sono alternati sul palco dell’Auditorium per dare vita a un programma no-stop di performances, conferenze, dimostrazioni e presentazioni  editoriali.
Dimensione Musica si conferma un progetto dinamico che vive 365 giorni l’anno, grazie a partnership e collaborazioni con alcune delle manifestazioni e dei soggetti più attivi nel settore, come PoPistoia ’60, prima mostra-mercato del disco in Vinile, del Fumetto e del Vintage, andata in scena a Pistoia il 15 e 16 dicembre. Dimensione Musica ha collaborato alla realizzazione del palinsesto culturale, organizzando incontri, dibattiti e happening con artisti del calibro di Niccolò Fabi, Boosta e Cristina Zavalloni.

Professionali: ingresso gratis per librai e bibliotecari

Anche all’edizione 2013 il Salone Internazionale del Libro rinnova e consolida la collaborazione con le più importanti associazioni professionali del settore editoriale: Aie – Associazione Italiana Editori, Ali – Associazione Librai Italiani e Aib – Associazione Italiana Biblioteche. L’obiettivo è agevolare ulteriormente la partecipazione dei rispettivi associati e offrire loro un’opportunità di incontro e di confronto diretto. Quest’anno, dunque, tutti gli associati Ali e Aib avranno l’accesso gratuito al Salone nelle giornate di giovedì, venerdì e sabato.
Confermata inoltre l’Area Professionale, con una sezione espositiva dedicata a tutte le aziende che offrono servizi agli editori, dalla certificazione alla promozione, dall’editing alla stampa. A corollario della parte espositiva, una sala convegni con momenti formativi di alto livello e incontri professionali. L’area intende diventare un osservatorio privilegiato per fare il punto sulla situazione dell’editoria italiana: un’occasione per tenersi aggiornati sulle ultime novità del mercato e per individuare, attraverso un confronto diretto tra i protagonisti della filiera, le migliori strategie per affrontare le criticità sempre più forti del panorama editoriale.

Editori piemontesi, al Salone con il sostegno di Unioncamere

Dall’edizione 2012 le Camere di commercio del Piemonte hanno deciso di sostenere la partecipazione dei piccoli editori piemontesi al Salone Internazionale del Libro di Torino. Grazie ad un accordo stretto con l’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte e nell’ambito della legge regionale n. 18 del 2008 «Interventi a sostegno dell’editoria piemontese e dell’informazione locale», le Camere di commercio del Piemonte hanno infatti messo a disposizione la somma di 1.000 euro per ciascun editore piemontese che possieda i requisiti richiesti e partecipi al Salone, emanando un apposito bando, chiuso lo scorso aprile, al fine di selezionare i beneficiari.
Visto il successo dell’iniziativa, nel 2013 il progetto di sostegno ai piccoli editori viene esportato in tutt’Italia: le Regioni e le Camere di commercio locali sosterranno insieme le imprese, promuovendo lo sviluppo dei territori anche attraverso la cultura e la conoscenza.
In Italia a fine 2011 risultano operanti 14.539 imprese editoriali (fonte: Registro Imprese delle Camere di commercio). La distribuzione territoriale evidenzia come il Piemonte, con le sue 864 imprese, sia la quinta regione italiana per presenza di editori, dopo Lombardia, Lazio, Emilia Romagna e Campania.
Analogamente a quanto è avvenuto a livello nazionale, nel corso dell’ultimo triennio la presenza del settore editoriale sul territorio piemontese è apparsa relativamente stabile. Le imprese piemontesi del settore occupano complessivamente oltre 4.000 addetti. I piccoli editori piemontesi presentano circa 10.400 titoli in catalogo e hanno pubblicato nel 2010 un migliaio di novità. Se l’editoria piemontese ha una dimensione economica complessiva che ruota attorno al miliardo di euro, la piccola editoria pesa per meno del 10% sul fatturato complessivo e impiega circa il 15% degli addetti occupati nel comparto editoriale regionale.

Bookstock Village

Presenza ormai irrinunciabile, torna nel Padiglione 5 il Bookstock Village: la sezione del Salone Internazionale del Libro dedicata ai giovani dagli 0 ai 20 anni, promossa e sostenuta dalla Compagnia di San Paolo. Anche quest’anno il programma proporrà due sezioni: quella per i più piccoli (fino ai 12 anni) e quella per i più grandi, ideata e pensata attraverso il lavoro condotto con un gruppo di studenti delle scuole superiori.
Fra le prime novità annunciate per l’edizione 2013, la mostra di Area Onlus «Vietato non sfogliare»: un’esposizione di libri per l’infanzia che evidenzia le potenzialità della letteratura per ragazzi come strumento di incontro, scambio e integrazione. Libri ad alta accessibilità grazie alla compresenza, nello stesso volume, di più codici: linguistici, iconici, narrativi e sensoriali. Libri che parlano di disabilità senza darne una rappresentazione stereotipata, capaci di aprire una riflessione anche sulla resilienza e non solo sulla vulnerabilità evocata dall’handicap. Attorno alla mostra incontri con l’autore e attività per bambini e famiglie.
Bookblog – il giornale online su fatti, personaggi, idee ed eventi del panorama letterario e culturale, ideato dal Salone Internazionale del Libro e realizzato da giovani tra i 12 e i 18 anni – tornerà ad occuparsi del Salone dopo aver seguito e documentato le manifestazioni Portici di Carta a Torino e il Festival di Internazionale a Ferrara. Lo staff è composto da studenti dei licei Ariosto di Ferrara e Alfieri di Torino, dalla redazione permanente di FuoriLegge e da altre scuole che si uniranno per l’occasione. I giovani reporter seguiranno anche l’undicesima edizione del progetto speciale Adotta uno scrittore.

Adotta uno scrittore, i magnifici undici (anni)

Al Salone 2013 è atteso il grande happening finale dell’undicesima edizione di Adotta uno scrittore, il progetto della Fondazione per il Libro la Musica e la Cultura sostenuto dall’Associazione delle Fondazioni delle Casse di Risparmio Piemontesi e dedicato agli studenti degli Istituti secondari di secondo grado del Piemonte.
Nei dieci anni passati ben 189 «adozioni» hanno coinvolto più di 6.000  ragazzi di tutto il territorio del Piemonte e offerto 72.000 biglietti omaggio per l’ingresso al Salone, distribuiti fra le scuole della regione.
Il meccanismo è semplice: venticinque autori, selezionati ogni anno nel panorama letterario nazionale, vengono «adottati» da altrettante classi di istituti secondari di primo e secondo grado del Piemonte per un ciclo di quattro incontri che si concludono al Salone Internazionale del Libro di Torino.
Fra gli autori dell’edizione 2013: Paolo Giordano, Amara Lakhous, Mario Calabresi, Barbara Di Gregorio, Francesca Melandri, Giorgio Fontana, Chiara Gamberale, Silvia Tesio, Emiliano Poddi, Luca Scarlini, Martino Gozzi, Virginia Virilli, Pierpaolo Vettori, Alessandra Montrucchio e Alessandro Defilippi.
Come sempre, una parte del progetto si svolge all’interno delle carceri o di altre strutture legate al mondo del sociale (nelle precedenti edizioni sono stati coinvolti il carcere minorile Ferrante Aporti di Torino e la comunità il Chiodo di Narzole).
Per l’edizione 2013 l’Associazione delle Fondazioni delle Casse di Risparmio Piemontesi mette a disposizione 12.000 biglietti gratuiti d’accesso al Salone Internazionale del Libro di Torino destinati agli allievi delle classi secondarie del Piemonte.

Comix Games, inventa una frase, mettila sul web e vinci il Salone

Prima edizione per Comix Games School, il nuovo gioco on line con cui il Salone coinvolge le scuole medie di tutto il territorio nazionale. Una gara di abilità promossa da Franco Cosimo Panini Editore in collaborazione con il portale Repubblica@Scuola e con il Salone Internazionale del Libro di Torino.
Le classi partecipanti pubblicheranno sul portale di Repubblica@Scuola cinque acrostici che avranno come tema la frase «Salone Libro Torino». Le classi vincitrici – due per il Nord, due per il Centro e due per il Sud – potranno disporre di un budget complessivo di 8.000 € per organizzare la propria trasferta a Torino, dove parteciperanno alla finalissima che avrà luogo lunedì 20 maggio 2013 nella giornata di chiusura del Salone.

Open Pics School, fotografa il romanzo

Dopo la sezione destinata ai fotografi professionisti, partita al Salone 2012 e che ha visto l’esposizione delle opere in concorso all’ultima edizione della fiera di arte contemporanea Artissima, il concorso fotografico Open Pics si arricchisce della sezione School, dedicata alle scuole.
Open Pics School è un’iniziativa unica in Italia. Un concorso fotografico-letterario promosso da Regione Piemonte, Imaginarium e Salone Internazionale del libro di Torino e rivolto alle scuole secondarie di secondo grado del territorio nazionale.
Le classi partecipanti sceglieranno uno dei circa 20 titoli letterari proposti dal Salone Internazionale del Libro di Torino: da Seta di Alessandro Baricco a Bar Sport di Stefano Benni, da Sorgo Rosso del Nobel Mo Yan a Fuga da Bisanzio di Iosif Brodskij. L’elenco completo è su www.openpics.eu.
I ragazzi scatteranno un portfolio di 5 immagini digitali che sviluppino un racconto per immagini interpretativo del testo scelto. La classe vincitrice si aggiudicherà un premio in denaro di 1.500,00 euro. Il portfolio delle immagini andrà inoltre ad arricchire la collezione permanente del Fondo Regionale per l’Arte Contemporanea del Piemonte.

Lingue in Scena: io scrivo per te!

Lingue in scena è un festival studentesco europeo di teatro plurilingue rivolto a gruppi scolastici e amatoriali, che ha l’obiettivo di educare i giovani alla cittadinanza europea, alla conoscenza e al rispetto delle altre culture attraverso la pratica artistica, avvicinandoli al teatro sia come protagonisti sia come spettatori. Nell’ambito del festival si sviluppa il concorso Io scrivo per te!, promosso da Città di Torino (Settore Politiche Giovanili e Divisione Cultura, Turismo e Promozione della Città) e Goethe-Institut Turin, sostenuto dal Ministero per l’Istruzione, Università e Ricerca – Direzione Scolastica Regionale per il Piemonte, in accordo con Bureau de coopération linguistique et artistique de l’Ambassade de France en Italie in collaborazione con il Salone Internazionale del Libro e Itaca-Associazione Teatrale.
Io scrivo per te! premia un testo teatrale inedito e originale in italiano, francese o tedesco scritto da giovani di età compresa fra 18 e 25 anni. Il tema su cui sviluppare i lavori sono per l’edizione 2013: «Utopie», «I mondi possibili e impossibili» e «Democrazia, utopia, gli altri siamo sempre noi». Entro il 30 aprile saranno proclamati i vincitori: i testi – uno per ogni paese – verranno premiati al Salone 2013 e proposti in una lettura scenica nel programma del Salone Off.

Ci vuole coraggio a essere piccoli. Quarta edizione per il Premio Nati per Leggere

Quanto è importante per un bambino essere coraggioso? Come affrontano i piccoli le loro paure quando si sentono spersi nel mondo degli adulti? E come si misurano con il coraggio nei loro giochi, quando mettono in scena avventure contro draghi, mostri e personaggi fantastici per affrontarli con eroismo e con il tipico entusiasmo dell’infanzia? Per un libro destinato all’infanzia è importante saper mandare messaggi efficaci e costruttivi. Per questo è proprio sul tema del coraggio che si misureranno le novità letterarie che parteciperanno alla quarta edizione del Premio nazionale Nati per Leggere, l’iniziativa rivolta a editori, bibliotecari, insegnanti, pediatri, librai ed enti locali che sostiene i migliori libri e progetti di promozione alla lettura per i più piccoli da 0 a 6 anni.
Due le novità dell’edizione 2013: entrano in giuria anche i bambini con meno di 6 anni di età per votare il libro preferito tra quelli che raccontano il coraggio; inizia la collaborazione con la rivista trimestrale LiBeR, periodico specializzato sull’editoria per l’infanzia, nato nel 1988, che nel suo portale liberweb.it offre tutti gli aggiornamenti e le tendenze del settore. La cerimonia di premiazione si svolgerà al Salone lunedì 20 maggio 2013.
Quattro le sezioni in cui si articola il Premio: Nascere con i libri (migliore cartonato per bambini tra i 6 e i 18 mesi di età; miglior libro per bambini tra i 18 e i 36 mesi di età; miglior volume per bambini tra i 3 e i 6 anni di età); Crescere con i libri (miglior libro per bambini dai 3 ai 6 anni di età sul tema Ci vuole coraggio ad essere piccoli! Il coraggio nei libri per bambini); Reti di libri (miglior progetto di promozione della lettura rivolto ai bambini in età tra 0 e 6 anni); Pasquale Causa (miglior pediatra impegnato nel progetto).
Il Premio è istituito dalla Regione Piemonte e organizzato in collaborazione con la Città di Torino (con Iter e Biblioteche Civiche Torinesi), la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, il Coordinamento nazionale del progetto Nati per Leggere (sostenuto dall’Associazione Culturale Pediatri, l’Associazione Italiana Biblioteche, il Centro per la salute del bambino Onlus di Trieste) e la rivista trimestrale LiBeR con il suo portale liberweb.it, sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e con il patrocino di Ibby Italia. Per le sue prime tre edizioni il Premio ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Info, bandi e regolamenti su www.natiperleggere.it sezione Premio.

Rolando Picchioni (presidente Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura): “Scomparsi i dubbi, restano le certezze”

Rolando Picchioni

TORINO – Nel 2011 annunciammo un’edizione che, per la prima volta, si profilava «non carica di certezze ma di variabili, dubbi e incognite». Quest’anno i dubbi sono quasi scomparsi, ma restano solo certezze, purtroppo molto più preoccupanti di quanto avevamo allora previsto.
Nel 2012 l’impegno di tutti ha permesso comunque di realizzare un Salone in controtendenza rispetto ad analoghe manifestazioni italiane ed europee: un’edizione fra le migliori di sempre, premiata con la cifra record di 317.000 visitatori.
Ma l’avversa congiuntura economica non ci ha concesso ovviamente alcuna franchigia. Malgrado il bilancio 2012 della Fondazione chiuda valorosamente in pareggio, non erodendo in modo significativo il fondo di dotazione presente al 31 dicembre 2011 in euro 975.768, registriamo una situazione di cassa sempre più drammatica.
Con tutto questo, non ci scoraggiamo e perseveriamo nella serietà e nello sforzo innovativo grazie a cui, in questi anni, siamo riusciti a contrassegnare il nostro lavoro con un brand sempre più riconosciuto e valorizzato.
Il Salone 2013 è riuscito a mantenere tutti i suoi presidii che gli hanno consentito negli anni di crescere e di affermarsi come un unicum nel panorama editoriale e culturale non solo italiano. A cominciare dall’International Book Forum, al Bookstock Village, all’Incubatore, Lingua Madre, Book to the Future, Adapt Lab, Adotta uno Scrittore, Nati per Leggere, Dimensione Musica, a  testimonianza di una capacità progettuale che nella garanzia della qualità dei contenuti non ha mai temuto di esplorare terre incognite.
Anche per questo, alla chiusura dello scorso Salone abbiamo voluto affrontare uno degli aspetti critici della macchina espositiva: il Padiglione 1, tradizionalmente area piuttosto eterogenea e poco impattante. Esso dovrebbe diventare una delle aree più attrattive del Salone, ripensata e ristrutturata in maniera radicale, come è stato fatto in passato con il vecchio Padiglione istituzionale 5 che si è trasformato nel Bookstock Village che tutti apprezziamo.
È nata così l’idea di creare Piazza Italia, l’agorà dei piccoli editori dove possono trovare casa e massa critica le centinaia di piccole e piccolissime imprese editoriali che rappresentano da sempre una delle ricchezze del Salone, e per questo vanno sostenute nella loro battaglia a difesa della bibliodiversità e della capacità di dar voce ai territori del nostro Paese. Una presenza cui ha voluto assicurare il proprio impegno anche l’Aie, Associazione Italiana Editori, che sarà presente per la prima volta nel padiglione 1 con un ampio stand collettivo per i propri associati.
Il nostro partner commerciale Lingotto Fiere ha condiviso questa sfida con convinzione e propone una serie di agevolazioni che vanno da sconti sul plateatico a servizi e benefit relativi a buoni pasto, biglietti omaggio, convenzioni alberghiere, oltre all’allestimento di un’area lounge-ristorazione per professionali, espositori e giornalisti.
Lo stesso layout del padiglione sarà rinnovato, per assicurare una dignità espositiva di uguale valenza a tutti gli editori, i quali – grazie alla creazione di nuovi spazi incontri interni al Padiglione 1 – saranno co-promotori della programmazione culturale del padiglione stesso.
Il Padiglione 1, cui si accederà da un nuovo percorso obbligato da via Nizza, sarà arricchito inoltre dalla presenza delle Regioni italiane, che ci auguriamo riescano a portare a Torino i loro piccoli e medi editori grazie al sostegno assicurato da Unioncamere. Un’idea partita dall’assessore regionale Michele Coppola e dal presidente Ferruccio Dardanello, che ha fatto scuola anche presso i colleghi di altre regioni d’Italia.
Da quest’anno il Salone si arricchisce di una novità: la presenza della Regione ospite. Aprirà la Calabria, il cui assessore Mario Caligiuri promette un ricco programma dentro e fuori il Lingotto, che spazierà dalle mostre d’arte di Mimmo Rotella al massiccio coinvolgimento delle scuole in progetti di scambio e formazione culturale.
Credo che questa rinnovata considerazione nei confronti del Salone rientri in un cambiamento più generale che il perdurare della crisi economica ha impresso al sentiment collettivo verso la cultura e l’industria culturale del nostro Paese.
Si percepisce infatti, in modo sempre più diffuso, la convinzione che la creatività, l’impresa creativa e la stessa «atmosfera creativa» possano favorire la ripartenza, produrre sviluppo, crescita economica e occupazione. Un tema che ancora domenica scorsa un interessante articolo sul Domenicale del Sole24 Ore lanciava con la domanda, provocatoria ma non troppo, «Bellezza produce ricchezza?».
Così è sembrato quasi naturale, come se si avvertisse una maturità dei tempi, che il Salone 2013 dedicasse il tema alla Creatività e alla Cultura del Progetto. Quello che – con una metafora che è anche un pay off – potremmo definire il percorso «dall’idea al chiodo».
Sono molti e ricchi di spunti i campi nei quali il Salone declinerà il tema della creatività e cultura del progetto come fattore di cambiamento e innovazione. Le istituzioni,  pensiamo all’intuizione creativa che sta dietro alla nostra Costituzione o all’invenzione utopica dell’Europa unita, oggi così messa in discussione da un certo populismo antieuropeo. L’economia e la finanza, che sembrano sempre più chiavi interpretative del presente e del futuro. Le scienze e neuroscienze che ci aiuteranno a scoprire i meccanismi sorgivi della creatività. L’architettura, l’arte contemporanea, che vedrà al nostro fianco l’apporto della Fondazione Sandretto-Re Rebaudengo e altre istituzioni cittadine. Il design, la creatività nella cucina e nel food design, la green economy, gli start-up e la nuova imprenditorialità giovanile, partendo naturalmente e arrivando alla creazione letteraria e alle nuove forme di scrittura delle quali ci parlerà fra poco il direttore editoriale Ernesto Ferrero.
Paese Ospite sarà il Cile, con la sua ricca produzione letteraria di autori amatissimi anche in Italia, come Isabel Allende, Roberto Bolaño, Francisco Coloane, Alejandro Jodorowsky, Luis Sepúlveda, Marcela Serrano e Antonio Skármeta. Ringrazio l’ambasciatore del Cile in Italia, Oscar Godoy e l’addetto culturale dell’ambasciata Santiago Elordi per aver saputo superare le difficoltà della spending review che anche in Cile condiziona le scelte di governo.
Nel 2013 ricorrono anche i 150 anni dalla nascita di Gabriele D’Annunzio: il Salone li ricorderà attraverso un ricco programma di mostre, dibattiti, letture organizzati assieme alla Fondazione Il Vittoriale degli Italiani con il suo vulcanico presidente Giordano Bruno Guerri.
Il programma coinvolgerà sempre più il territorio cittadino grazie al progetto del Salone Off, realizzato con le Circoscrizioni torinesi. Avremo occasione di parlarne diffusamente nella conferenza stampa di aprile.
È felicemente confermata la collaborazione con il Circolo dei lettori, con il quale ripeteremo l’esperienza avviata lo scorso anno con La Città Visibile. Da gennaio ad aprile sono previsti quattro appuntamenti a Palazzo Graneri: costituiranno una «marcia di avvicinamento» al Salone, all’insegna dell’incontro con i grandi protagonisti della creatività che si racconteranno e ci faranno entrare nella bottega dei loro segreti. Di questo ringrazio il presidente Luca Beatrice e la direttrice Antonella Parigi.
Nei mesi scorsi è tornato alla ribalta ancora una volta il tormentone di Milano. Effettivamente, i Tartari sempre annunciati questa volta sono apparsi all’orizzonte della nostra Fortezza Bastiani. Abbiamo assistito alla nascita quasi simultanea di due nuove manifestazioni.
La prima è stata la Milano Book Fair alla Fiera di Novegro che – al di là della querelle giudiziaria – alla prova dei fatti non ha rappresentato una seria occasione di preoccupazione per la modestia della risposta e delle forze in campo.
La seconda è stato il numero zero di BookCity, che sebbene come formula non rappresenti un competitor diretto del Salone perché strutturato come un festival diffuso e non faccia concorrenza frontale per la collocazione in tutt’altro periodo dell’anno e di uscite editoriali, tuttavia rappresenta un’indubbia prova di vitalità del sistema editoriale e culturale di Milano e della sua capacità di chiamare a raccolta energie e risorse.
Torino, ovviamente, non sta a guardare. Il sindaco Piero Fassino, che è anche presidente di turno della Fondazione, sta promuovendo sotto l’egida del Comune un progetto che abbiamo nel cassetto da anni in attesa che si concretizzasse il momento. Far partire da Torino la rete delle «città del libro»: le tante località italiane che organizzano saloni, festival, seminari, giornate del libro e premi letterari. Nel rispetto dell’individualità di ciascuna, esse devono avere un luogo, una sede nella quale potersi incontrare, parlare e confrontare, per realizzare quelle forme di coordinamento e di economie di scala che oggi la penuria di risorse rende quasi un dovere etico.
L’idea è stata incardinata nel Centro per il libro e la lettura, di cui è presidente Gian Arturo Ferrari, e nel week end dal 5 al 7 aprile Torino ospiterà così il primo incontro-seminario fra le Città del Libro d’Italia.
I temi principali saranno quello economico, sull’investimento necessario e soprattutto sulla sua ricaduta sul territorio; quello sociale per la crescita della comunità locale; quello propriamente culturale sul carattere innovativo delle esperienze proposte e sulla capacità di conferire al libro una nuova presenza e centralità. A ciò si aggiunga la possibilità di fare in modo che il Ministero consideri le più importanti fra queste manifestazioni anche sotto il profilo normativo, riconoscendo loro lo status di bene culturale e ponendole quindi sotto vincolo nazionale allo stesso modo di un sito archeologico o un museo.
Nessuno di noi, quindi, reagisce con il ripiegamento o l’attesa fatalista dell’alba. Se fossimo pessimisti, potremmo ripetere con il profeta Isaia: «Sentinella, a che punto è la notte?». Ma la nostra storia di questi anni ci spinge sempre a domandare, anche di fronte al perdurare dell’oscurità, «Sentinella, a che punto è il giorno?».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *