Gli agenti hanno aperto il fuoco sulla folla che manifestava contro l’aggressione sessuale a un’attrice

Giornalista ucciso dalla polizia durante una protesta

GUWAHATI (India) – Un giornalista televisivo indiano è stato ucciso a Imphal, nel nord-est dell’India, dopo che la polizia ha aperto il fuoco sui manifestanti che protestavano per condannare l’aggressione sessuale a un’attrice. L’uomo, di 36 ann,i lavorava per l’emittente Doordarshan e stava seguendo il corteo per Momoko Khangenmab, la famosa attrice dello Stato di Manipur che martedì aveva denunciato di esser stata molestata e picchiata durante un concerto.
La manifestazione rientrava in un’ondata di proteste a livello nazionale per chiedere più sicurezza, soprattutto dopo lo stupro di gruppo di una ragazza su un autobus a New Delhi, la settimana scorsa. Nella capitale indiana la polizia ha vietato gli assembramenti di più di cinque persone nelle zone attorno al Parlamento e al palazzo presidenziale dopo gli incidenti di sabato in cui sono rimaste ferite una ventina di persone.
New Delhi ha il più alto tasso di violenze sessuali dell’India con un’aggressione ogni 18 ore, ma l’ultimo caso di stupro, la cui vittima si trova in terapia intensiva, ha suscitato proteste di piazza come non si vedevano da metà 2011, dopo i casi di corruzione che investirono il premier Manmohan Singh. (Agi) .

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