Il Tribunale di Cagliari ha messo la parola fine alla società editrice del quotidiano durato poco meno di 7 mesi

“Sardegna 24”, cronaca di un fallimento annunciato

Franco Siddi

Francesco Birocchi

CAGLIARI –  Il Tribunale di Cagliari ha dichiarato il fallimento della società editrice del quotidiano “Sardegna24”. Un’esperienza lanciata in pompa magna, il 1° luglio 2011, con il proposito di insidiare, quanto meno a livello informativo, l’Unione Sarda e la Nuova Sardegna, ma esauritasi, il 30 gennaio scorso. Un’esperienza, come raccontato da “Giornalisti Calabria” negli altri sette articoli dedicati al giornale cagliaritano, durata meno di sette mesi in una regione che, oltre ai due ormai consolidati, era arrivata ad avere il suo quinto quotidiano.
Il sindacato dei giornalisti, vicino e solidale con i colleghi, non usa mezzi termini: “Chi è causa del disastro paghi il dovuto e i danni”. L’Assostampa Sarda, guidata dal presidente Francesco Birocchi, e la Federazione Nazionale della Stampa, con il testa il segretario generale Franco Siddi, sardo doc, chiedono, infatti, “chiarezza in ogni sede per i danni e i disagi dei lavoratori, abbandonati a se stessi, senza stipendio per due mesi e senza assistenza”.
“E’ l’epilogo più triste – sottolinea il sindacato dei giornalisti – di una vicenda editoriale proposta da un gruppo di imprenditori sardi come un’esperienza innovativa, che aveva alimentato speranze di un pluralismo più ricco del panorama informativo sardo e aveva, perciò, ottenuto una dedizione speciale da un gruppo di giornalisti guidato dal direttore, Giovanni Maria Bellu.
Lo stesso direttore, che negli ultimi due mesi di vita del giornale aveva creato una nuova società, anche con partecipazioni familiari, insieme con uno dei soci fondatori, Giancarlo Muscas – gli altri ‘originari’ erano, invece, Carlo Scano e Mariano Pireddu – per tentare il salvataggio di una testata che era stata ben presto abbandonata a un destino privo di risorse necessarie per sostenerne il lancio e il radicamento, ora denuncia gravi responsabilità di vecchi soci e sostenitori aziendali più o meno acclarati dell’iniziativa editoriale. Sui quali, ugualmente, servirà massima chiarezza”.
Assostampa Sarda e Fnsi affermano che “su questo, che si configura come un disastro imprenditoriale, dovranno fare luce i magistrati, salvo che i responsabili non ritornino subito sui loro passi e saldino i conti dovuti”.
“La solidarietà verso i giornalisti – sottolineano Assostampa e Fnsi – non verrà meno, ma il sindacato dei giornalisti e il sistema di welfare della categoria metterà in campo ogni azione possibile perché sia fatta luce sulla catena di responsabilità e quanti ne sono causa siano chiamati a risponderne secondo doveri di giustizia”.
https://www.giornalisticalabria.it/2012/06/11/“sardegna-24”-senza-stipendi-ne-ammortizzatori-sociali/
https://www.giornalisticalabria.it/2012/05/25/“sardegna-24”-bellu-“ci-vuole-la-magistratura”/
https://www.giornalisticalabria.it/2012/05/23/“sardegna-24”-niente-stipendi-interviene-l’assostampa/
https://www.giornalisticalabria.it/2012/02/14/“sardegna-24”-di-certo-c’e-solo-la-chiusura/
https://www.giornalisticalabria.it/2012/01/27/domenica-l’ultimo-numero-di-“sardegna-24”/
https://www.giornalisticalabria.it/2011/11/23/a-bellu-la-maggioranza-del-quotidiano-“sardegna24”/
https://www.giornalisticalabria.it/2011/06/30/da-domani-in-edicola-il-quotidiano-“sardegna-24”/

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