Il Direttivo del sindacato toscano dei giornalisti amareggiato dalle dichiarazioni del segretario generale della Fnsi

L’Ast a Siddi: “Al Giornale in gioco 25 posti di lavoro”

Sandro Bennucci

FIRENZE – In relazione alla difficilissima situazione vissuta dai giornalisti e dagli altri dipendenti del Giornale della Toscana, il direttivo dell’Associazione Stampa Toscana “non può non ribadire quanto ha sempre detto: un conto sono le inchieste giudiziarie che dovranno fare il loro corso, accertando le eventuali ipotesi di reato e relative responsabilità; tutt’altro conto è il lavoro dei giornalisti e degli altri lavoratori, i loro diritti, la battaglia per la difesa del loro posto e allo stesso tempo per la difesa del pluralismo delle testate”.
Per questo il sindacato toscano dei giornalisti è rimasto “sconcertato da quanto dichiarato dal segretario della Fnsi, Franco Siddi, a proposito della opportunità di interrompere i contributi pubblici al Giornale della Toscana”.
“Al di là della necessità di ripensare l’intero sistema del finanziamento – afferma l’Associazione Stampa Toscana – vogliamo interpretare questa dichiarazione come un richiamo a destinare i contributi a chi davvero ne ha titolo. E siamo convinti che il Giornale della Toscana, con la sua storia, con la sua presenza quotidiana in edicola ora messa a repentaglio proprio dall’inchiesta giudiziaria, con i numeri e la professionalità della sua redazione, sia tra questi”.
Il sindacato dei giornalisti, mentre chiede “trasparenza e rispetto delle regole, non può che partire dalla difesa dei posti di lavoro e del pluralismo. E al Giornale della Toscana, che oggi è uscito con una foliazione dimezzata proprio in seguito al sequestro dei conti e dove sono in gioco ben 25 posti di lavoro, non può non andare tutta la nostra solidarietà e sostegno”.
“Sorpresa e amarezza che rasenta l’indignazione” è stata espressa dal consigliere nazionale della Fnsi, Sandro Bennucci, consigliere regionale dell’Associazione Stampa Toscana. “Da sindacalista – afferma Bennucci – mi preme solo il futuro dei lavoratori. Al prossimo Consiglio nazionale proporrò di mettere all’ordine del giorno un punto per la difesa dei colleghi del Giornale della Toscana”.
Dal canto suo, il Comitato di redazione del Giornale della Toscana evidenzia che “nell’ambito dell’indagine sono indagate per truffa ai danni dello stato 19 persone tra cui Denis Verdini” e che “la Procura della Repubblica di Firenze ha già raggiunto il primo risultato”.
“Abbiamo appreso, infatti, dall’azienda – afferma il Cdr – che, avendo i conti correnti bloccati, mancano anche le risorse economiche per acquistare la carta, ovvero il «carburante» quotidiano di un giornale. La causa è nei fatti: il provvedimento senza precedenti assunto dalla Procura della Repubblica di Firenze costringe questa redazione a dequalificare il prodotto nella sua dignità e completezza. E’ bene chiarire con nettezza che la decisione dei pm fiorentini sta mettendo concretamente a repentaglio la sopravvivenza del giornale, e di conseguenza, 25 posti di lavoro, che corrispondono ad altrettante famiglie. La situazione – afferma il Cdr – è drammatica, e se non verranno sbloccati i conti correnti e i contributi, Il Giornale della Toscana sarà costretto alla chiusura in tempi brevi”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *