I soloni della politica torrese, che avrebbero voluto bloccare Fortàpasc, dovrebbero solo vergognarsi

Giancarlo Siani, un pubblicista che amava la verità

Mimmo Falco

Giancarlo Siani

NAPOLI – Stasera su Rai 1 andrà in onda “Fortapàsc”, il film di Marco Risi che racconta gioie, speranze, felicità, voglia di fare il giornalista, di Giancarlo Siani, giovane e brillante collaboratore de “Il Mattino” che ha dato la vita per scrivere la verità senza compromessi.
Orbene, in ambienti della “politica” locale di Torre Annunziata, comune dell’hinterland napoletano, si è fatto un gran parlare sull’opportunità di trasmettere il film che, secondo alcuni, danneggerebbe l’immagine della cittadina torrese.
Si vergognino questi soloni, baroni della politica. Si inchinino (lo dico senza retorica) al cospetto del sacrificio di Giancarlo Siani, un giovane che, nella sua breve carriera, ha dimostrato per intero la sua professionalità, la sua volontà non di fare il giornalista, ma di esserlo!!!
Giancarlo lavorava senza contratto, era un “abusivo” (oggi è di moda la definizione “precario”), ma, malgrado tutto questo, era fiero di essere un giornalista, pronto a sfidare la malapianta di una criminalità tentacolare che ha reso prigioniero un territorio bloccandone lo sviluppo.
Tacciano, dunque, quanti parlano di immagine da tutelare e guardino il film realizzato dal regista Marco Risi sulla vita di un giovane giornalista-pubblicista che ha raccontato, con passione, una realtà che dovrebbe essere ancora sotto i riflettori dei grandi mezzi di comunicazione.
Il sacrificio di Giancarlo Siani è un monito, un esempio per tanti giovani che si avvicinano al giornalismo.

Mimmo Falco
Componente della Giunta Esecutiva Fnsi
Vice Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania


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