LA LETTERA - Il consigliere nazionale campano, Claudio Ciotola, in difesa dell’Albo e contro la mortificazione dei pubblicisti

Ordine dei Giornalisti: Iacopino non rispetta la maggioranza

Claudio Ciotola (Consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti)

Claudio Ciotola

Enzo Iacopino

Egregio direttore,
sono uno dei primi consiglieri nazionali dell’Ordine dei Giornalisti firmatari dell’ordine del giorno con il quale il Consiglio aveva invitato il presidente, Enzo Iacopino (che non l’aveva sottoscritto), ad esprimere “parere negativo” alla riforma proposta dal Comitato ristretto della VII Commissione della Camera dei deputati.
Ad oggi il comitato ristretto, approvata la riforma, passa il testo all’esame del Senato. La mia riflessione è in termini numerici: se i consiglieri nazionali sono 150 e i firmatari del documento 80 e se la matematica non è un’opinione, in ogni democrazia che si rispetti si parla di maggioranza.
Sempre rispetto ai numeri volevo, poi, ricordare che attualmente sono iscritti all’Ordine dei Giornalisti circa 74.000 giornalisti pubblicisti e circa 27.000 giornalisti professionisti. Il rapporto, dunque, è quasi di un professionista ogni tre pubblicisti.
Personalmente non ci sto ad essere mortificato e continuerò con tutte le mie forze a lottare contro l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e a chiedere che ci siano pari rappresentatività e pari dignità tra pubblicisti e professionisti.

Claudio Ciotola
Consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti

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