Giorgia Daga dell’Unione Sarda contestata dal cantante multato “per palesi violazioni del codice della strada”

Caro Marco, Carta canta: i giornalisti riportano i fatti

Marco Carta

QUARTUCCIU (Cagliari) – “Essere giornalisti significa riportare i fatti così come accadono: è quello che la cronista dell’Unione Sarda, Giorgia Daga, ha fatto nel resoconto sul concerto di Marco Carta a Quartucciu”.
Il Comitato di redazione de L’Unione Sarda, l’Associazione Stampa Sarda, il Gruppo Cronisti sardi e l’Ordine dei giornalisti della Sardegna esprimono, così, piena e convinta solidarietà alla giornalista dell’Unione Sarda “vittima di un attacco tanto volgare quanto ingiustificato”, da parte del cantante Marco Carta che, sulla sua pagina di Facebook, ha polemizzato sull’articolo relativo al concerto di venerdì sera al centro sportivo “Le Serre” di Quartucciu.
Nell’articolo, infatti, la giornalista racconta dei cinque punti tolti dalla patente di Marco Carta e della sanzione di 80 euro elevata dalla polizia municipale “per aver commesso – è scritto nel verbale firmato dal comandante Giovanni Nateri e confermato dal Comune di Quartucciu in un comunicato stampa – palesi violazioni al codice della strada, sia prima del concerto, sostando con la sua auto sulle vie di fuga e passando sul prato in cui era già presente parte del pubblico e al termine, quando ha effettuato una pericolosissima uscita rischiando di investire alcune persone”.
Ed ancora, riferisce Giorgia Daga nell’articolo, “accuse anche dall’amministrazione e dagli organizzatori de La via del Collegio: «La security ha chiesto alle persone sedute sotto il palco», spiega in un comunicato ufficiale il direttore Toto Gaviano, «di spostarsi dal corridoio di sicurezza che per legge deve essere lasciato libero per consentire l’intervento ai mezzi di soccorso e alla security. Il cantante ha protestato vivacemente e ha minacciato di abbandonare il concerto». L’assessore alla Cultura, Damiano Paolucci, sottolinea: «Il cantante dovrebbe sapere che il concerto non è suo, bensì dell’organizzazione che lo paga adeguatamente». Anche l’assessore comunale alle Politiche sociali, Simone Paini, ha confermato che Carta ha lasciato il campo del concerto, dopo l’esibizione, “a gran velocità, quando era ancora presente del pubblico, rischiando di investire alcune persone”.
“Se c’è stato un problema con la security – sottolineano gli istituti di categoria dei giornalisti – legato al posto in cui i familiari del cantante si erano sistemati, che ha addirittura portato alla momentanea sospensione del concerto, e se lo stesso Carta con la sua automobile è passato sul campo erboso dello stadio comunale, la cronista aveva il dovere di scriverlo sul giornale. Chi siano i «corrotti» ai quali Carta, nel suo comunicato su Facebook, fa riferimento, non è dato sapere: il cantante si sente in serie A rispetto a giornalisti di serie B che scrivono articoletti, forse non sa che gli articoli sono sempre proporzionati all’evento e che sono giornalisti di serie A quelli che fanno la cronaca di quel che vedono e sentono e cantanti di serie A quelli che accettano critiche al loro comportamento”.
Sull’Unione Sarda, a conferma della correttezza del resoconto della giornalista, c’è scritto anche che “i fans sono tutti dalla parte del cantante”, sostenendo che è “tutto falso” perché sono state “solo tre ore di grande musica”, e che Marco Carta ha  replicato che sono state “raccontate falsità” e, pertanto, si è detto “pronto a querelare chi ora mi accusa”. Completezza e libertà d’informazione sono proprio questo. Tanto alla fine, come sempre, “carta canta”.

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