MESSINA – Dopo la fusione, mediante incorporazione, della “Gazzetta del Sud Calabria spa” nella Società Editrice Siciliana spa, all’ordine del giorno delle assemblee straordinarie del 30 marzo scorso a Messina, le due società, presiedute da Giovanni Morgante, riconvocano le rispettive assemblee ordinarie per l’approvazione dei bilanci.
L’Assemblea ordinaria degli azionisti della Società Editrice Siciliana spa, con sede sociale a Messina e capitale sociale di 5milioni 112mila 900 euro, è convocata per il 29 aprile, presso la sede sociale di via Uberto Bonino 15/c, alle ore 11.30 in prima convocazione e per il giorno successivo alla stessa ora in seconda, per l’approvazione delle relazioni al Bilancio 2010 del Consiglio d’Amministrazione, del Collegio sindacale e del revisore contabile e del “Bilancio consolidato al 31 dicembre 2010”.
L’Assemblea ordinaria degli azionisti della Gazzetta del Sud spa, con sede a Rende e capitale sociale di 5milioni 113mila 350 euro, è invece convocata nella stessa sede e negli stessi giorni, con un’ora di anticipo rispetto a quella della Ses. All’ordine del giorno le deliberazioni relative al Bilancio al 31 dicembre 2010, con le relazioni del Consiglio d’amministrazione e del Collegio sindacale.
Intanto, sono in corso gli approfondimenti sul “Piano di riorganizzazione aziendale” della Gazzetta del Sud, propedeutici alla ripresa del confronto tra i rappresentanti della Società Editrice Siciliana, assistita dalla Fieg, ed il Comitato di redazione, assistito dalla Fnsi, dal Sindacato Giornalisti della Calabria, dall’Associazione Siciliana della Stampa e dall’Assostampa di Messina.
Il confronto si è aperto il 29 marzo scorso a Roma, presso la sede della Fieg, ed ha visto l’azienda illustrare le strategie per affrontare una crisi che, se confermata nel 2011 e senza correttivi, porterebbe ad oltre 9 milioni di euro il bilancio totale delle perdite degli ultimi quattro esercizi. Confronto nel quale le parti hanno, tra l’altro, concordato per il prossimo incontro la consegna e l’illustrazione dei bilanci.
Il “Piano di riorganizzazione aziendale”, alla base della trattativa sindacale, prevede 9 esuberi, per la gestione dei quali l’azienda ha ipotizzato, tra l’atro, il ricorso agli ammortizzatori sociali e la mobilità interna.
Il confronto si è aperto il 29 marzo scorso a Roma, presso la sede della Fieg, ed ha visto l’azienda illustrare le strategie per affrontare una crisi che, se confermata nel 2011 e senza correttivi, porterebbe ad oltre 9 milioni di euro il bilancio totale delle perdite degli ultimi quattro esercizi. Confronto nel quale le parti hanno, tra l’altro, concordato per il prossimo incontro la consegna e l’illustrazione dei bilanci.
Il “Piano di riorganizzazione aziendale”, alla base della trattativa sindacale, prevede 9 esuberi, per la gestione dei quali l’azienda ha ipotizzato, tra l’atro, il ricorso agli ammortizzatori sociali e la mobilità interna.