Attacco squadrista ad un cronista del Giornale dell’Umbria - Domani presidio dei giornalisti

Giornalista selvaggiamente picchiato a Terni

Il picchetto davanti allo stabilimento Meraklon di Terni

Marta Cicci, presidente Asu

TERNI – Un giornalista della redazione di Terni del Giornale dell’Umbria, Andrea Giuli, membro del Comitato di redazione del quotidiano, venerdì sera è stato aggredito e percosso, davanti ai cancelli del polo chimico di Terni, durante il presidio organizzato dagli operai della Meraklon.
Lo ha reso noto, in una nota, la Direzione del Giornale dell’Umbria, denunciando che Giuli, “giunto sul posto per svolgere – come sempre – la propria attività di cronista, è stato prima minacciato da un folto gruppo di operai esagitati, quindi costretto a retrocedere dal loro avanzare verso di lui e infine colpito alla faccia. Il nostro collega – afferma la Direzione del Giornale dell’Umbria – è finito al pronto soccorso dell’ospedale. La vile aggressione squadrista è un evidente tentativo, peraltro già tentato in passato anche se in forme non così gravi, di intimidire la stampa attraverso l’uso della violenza.
E’ anche il risultato delle deboli e tardive prese di posizione – da parte delle istituzioni e del sindacato ternano – subito dopo l’aggressione subita, durante l’assemblea dei dipendenti, nei confronti di un dipendente non allineato. Denunciammo allora e ripetiamo oggi – aggiunge il Giornale dell’Umbria – che ci sono frange violente dei lavoratori Meraklon che non sono state isolate e per le quali la pratica dell’intimidazione e della violenza appare cosa normale. Siamo di fronte ad atteggiamenti da anni ’70 che certo non riguardano la stragrande maggioranza dei lavoratori Meraklon, che lottano democraticamente per la giusta difesa del proprio posto di lavoro.

Ci auguriamo – sottolinea il Giornale dell’Umbria – che, ancora una volta, il tessuto democratico di Terni e dell’Umbria saprà fare fronte contro questo gruppo di violenti, che continuano a colpire indisturbati, macchiando la lotta di tanti lavoratori perbene.
Questi squadristi debbono sapere che Il Giornale dell’Umbria non si fa intimidire e che continuerà a svolgere, come sempre, il proprio ruolo di informazione libera. Per questo, per difendere la libertà di stampa e per ribadire la fiducia nel metodo democratico e nella libertà di espressione, domattina (sabato) una delegazione di giornalisti del Giornale dell’Umbria sarà davanti ai cancelli del polo chimico di Terni”.
L’Ordine dei giornalisti dell’Umbria e l’Associazione della Stampa Umbra, guidati dai presidenti Dante Ciliani e Marta Cicci, nel ricordare che già qualche settimana fa gli organismi di categoria erano stati costretti ad intervenire per segnalare il rischio che episodi di intolleranza nei confronti dello stesso collega, fino ad allora solo verbali, degenerassero in qualcosa di più pericoloso, deve purtroppo constatare che questo è successo.
Nell’esprimere la convinta e piena solidarietà al collega Andrea Giuli, l’Ordine e l’Asu sono costretti a ribadire che simili episodi non possono avere ospitalità e tolleranza all’interno del tessuto democratico. Soprattutto in Umbria ed a Terni, dove il movimento sindacale si è sempre contraddistinto per il suo civilissimo comportamento, anche in vicende drammatiche per la vita dei lavoratori e delle loro famiglie.
Nell’auspicare, quindi, che si individuino i responsabili di questi assurdi ed intollerabili comportamenti, l’Ordine e l’Asu fanno appello alla responsabilità dei leader sindacali affinché si adoperino per recuperare un clima di tolleranza ed isolare chi danneggia lo stesso movimento, impegnato in questi giorni in una difficile e drammatica vertenza per salvare il posto di lavoro di centinaia di persone.
Non mettiamo in discussione il diritto di ciascuno a criticare, anche con toni forti, chiunque faccia il mestiere di informare. Quello che però non si può e non si deve superare è il limite oltre il quale si mettono in pericolo diritti inalienabili e l’agibilità democratica e professionale che rappresentano i valori fondanti del nostro vivere quotidiano.
Solidarietà anche dall’Unione Cronisti dell’Umbria. Il presidente Marcello Migliosi denuncia che “l’aggressione subita dal collega Andrea Giuli, del Giornale dell’Umbria, indigna e rattrista. Soprattutto perché questa arriva da parte di una categoria di lavoratori, alla quale tutto il mondo dell’informazione regionale rivolge e sta rivolgendo particolare attenzione ed interesse. Apprendiamo che il collega, dapprima è stato inseguito e poi colpito al volto con due pugni. Impedire ad un giornalista di svolgere le sue funzioni, qualunque sia la sua posizione intellettuale sulla vicenda, è uno schiaffo in faccia alla democrazia e alla libertà di informazione”. L’Unione Cronisti dell’Umbria, pertanto, “stigmatizza e condanna la vile aggressione e allo stesso tempo esprime la propria solidarietà al collega, Andrea Giuli, del Giornale dell’Umbria”.
“Nulla può giustificare l’aggressione nei confronti di chi svolge il proprio e delicato lavoro di giornalista ed esprimo la piena solidarietà al cronista Andrea Giuli, per quanto accadutogli mentre svolgeva la sua attività”. Così, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, anche a nome della Giunta regionale, “disapprova duramente l’episodio che si è verificato ieri pomeriggio davanti ai cancelli della Meraklon”.
“Anche in situazioni di grave tensione – afferma la presidente – e in momenti di difficoltà, non deve mai venir meno il rispetto dell’altro, soprattutto in considerazione del fatto che simili gesti, isolati e che non appartengono di certo alla tradizione di grande civiltà  basata sullo scambio e il dialogo sindacale tra lavoratori e proprietà, rischiano di compromettere lo stesso confronto a favore di una violenza che non è di tutti i lavoratori.
Da tempo le istituzioni, ma anche i rappresentanti di categoria, sono impegnati in questa difficile e delicata vertenza per la salvaguardia del ruolo dell’industria ternana e per lo sviluppo dell’Umbria. Tutto ciò ha bisogno di serenità e senso di responsabilità da parte di tutti. Occorre quindi – conclude la presidente – che, tutti insieme, si isoli chi si rende responsabile di comportamenti inaccettabili e violenti”.
Guido Columba, presidente dell’Unione Nazionale Cronisti Italiani, “pur comprendendo le difficoltà dei lavoratori e l’esasperazione di chi rischia di perdere il lavoro”, ritiene l’aggressione a Giuli “particolarmente grave e lesiva della stessa immagine dei dipendenti del Polo chimico, impegnati in una legittima vertenza in difesa dell’occupazione. Una vertenza che il collega Andrea Giuli ha sempre seguito con professionalità ed equilibrio, fornendone una puntuale rappresentazione ai  lettori, come è doveroso per un giornalista.

Un’azione violenta e immotivata – sottolinea Columba – che non può che essere condannata senza mezze misure da parte dell’Unione nazionale cronisti italiani, che esprime la propria solidarietà al collega rimasto ferito, con la speranza che i responsabili dell’aggressione vengano individuati dalle forze dell’ordine e chiamati a rispondere delle proprie responsabilità”.
Domani, domenica 10 aprile, i colleghi e i rappresentanti degli organismi professionali si ritroveranno a Terni, alle ore 11,30, per un presidio di solidarietà in piazza Europa, davanti al palazzo comunale.

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