Giornalisti chiamati ad eleggere i delegati al Congresso, all’Ungp e ad approvare il nuovo Statuto

Fnsi: la Calabria vota dal 5 al 12 dicembre

REGGIO CALABRIA – Il Sindacato dei Giornalisti della Calabria chiama alle urne i suoi iscritti: da domenica 5 a domenica 12 dicembre si svolgeranno, infatti, le operazioni di voto per eleggere i 16 delegati al XXVI Congresso nazionale della Stampa Italiana, in programma a Bergamo dall’11 al 14 gennaio 2011, e 1 delegato al V Congresso nazionale dell’Ungp, l’Unione Pensionati, che si terrà sempre a Bergamo, dal 9 all’11 gennaio 2011. Contestualmente, i colleghi iscritti al Sindacato dei Giornalisti della Calabria saranno chiamati a votare il nuovo Statuto dell’Associazione regionale per adeguarlo a quello della Fnsi. Insomma, tanta carne al fuoco per i giornalisti calabresi, ad iniziare dalla scelta dei delegati a rappresentare la Calabria al Congresso della Fnsi.
Una rappresentanza ben nutrita, determinata dal vistoso aumento degli iscritti al Sindacato dei Giornalisti della Calabria che, anche quest’anno, ha fatto registrare un nuovo record: se nel 2004 i delegati al Congresso di Saint Vincenti erano 10 (5 professionali e 5 collaboratori) e nel 2007 al Congresso di Castellaneta Marina erano 12 (6 professionali e 6 collaboratori), al prossimo congresso saranno, infatti, 16 (8 professionali e 8 collaboratori), a testimonianza della costante e crescente fiducia dei giornalisti calabresi nel Sindacato. Non è un caso che, in un momento di grave crisi editoriale per il Paese, nel 2009 la Calabria sia balzata al comando della classifica nazionale degli incrementi di contratti di lavoro giornalistico dipendente (438) con una crescita superiore al 60 percento. La Calabria, inoltre, ha chiuso il 2009 con un ulteriore primato: 1471 iscritti al Sindacato, con un aumento ormai costante dal 2002, quando gli iscritti erano 519 e, in precedenza, soltanto nel 1999 avevano raggiunto la soglia dei 576.
In otto anni, insomma, la Calabria ha più che raddoppiato il numero dei propri iscritti, conquistando il sesto posto assoluto nella graduatoria nazionale della Fnsi (dopo aver scalato cinque posizioni in cinque anni), alle spalle di Lombardia, Lazio e Piemonte e poco distante da Campania e Sardegna.
Una realtà importante, quella calabrese nella Fnsi, che si è tradotta nella conquista di cinque consiglieri nazionali e di un componente della Giunta Esecutiva nel 2004 al congresso di Saint Vincent, confermati nel 2007 al congresso di Castellaneta Marina, grazie al significativo ruolo della Calabria, “locomotiva” della componente sindacale “Stampa libera e indipendente” che pone una netta distinzione tra politica sindacale e politica in senso lato. Un movimento totalmente trasversale, rispetto alle posizioni personali dei singoli, che riunisce soggetti con differenti e variegate posizioni politiche sotto la bandiera della qualità dell’informazione, la quale può essere garantita soltanto con la professionalità ed il giusto trattamento economico e previdenziale dei giornalisti. Una stampa libera, infatti, deve necessariamente passare per un giornalista libero da ogni ricatto.
Se si accetta supinamente di lavorare gratis o sottopagati si rischia di poter essere facilmente comprati. Accettare collaborazioni per 2 euro ad articolo, di fatto, significa pagare l’editore e, nella disperazione, poter essere comprati con un semplice pranzo.
In Calabria le nuove frontiere del giornalismo sono rappresentate, oltre che dai nuovi strumenti della comunicazione, dal delicato mondo degli uffici stampa. Questa regione può vantare il primato dell’applicazione in Italia, nel 1975, del contratto di lavoro giornalistico ai dipendenti del Consiglio regionale. Purtroppo, oltre a poche altre rare eccezioni, il resto del panorama è desolante. La legge 150/2000 è ancora inapplicata ma, soprattutto, numerose pubbliche amministrazioni fanno orecchie da mercante all’esigenza di dotarsi di uffici stampa competenti ed efficienti.
In Calabria ci sarebbe spazio per occupare almeno 800 giornalisti. Attenzione, però. Per far giungere ai cittadini messaggi chiari ed efficaci è necessario pretendere qualità e professionalità. Se prevarrà ancora la logica del posto per “sistemare” qualcuno, la sconfitta sarà doppia per tutti.

Per agevolare i colleghi, inoltre, le elezioni seguiranno, ancora una volta, una modalità itinerante: il seggio si “sposterà” per tutta la regione, facendo tappa in diverse città, da nord a sud, garantendo la piena copertura del territorio ed il minimo spostamento per i votanti. Ma vediamo, nel dettaglio, il calendario delle votazioni:

– Domenica 5 dicembre a Marina di Sibari (Cs): si vota dalle ore 10 alle ore 14 presso il Circolo della Stampa “Pollino Sibaritide” (Cantieri Nautici dei Laghi di Sibari);

– Lunedì 6 dicembre a Cosenza: dalle ore 10 alle ore 18 presso l’Hotel “Holiday Inn” (via Panebianco, 452);

Martedì 7 dicembre a Crotone: dalle ore 10 alle ore 18 presso la Provincia di Crotone (via Mario Nicoletta, 28);

Mercoledì 8 dicembre a Locri (Rc): dalle ore 10 alle ore 18 presso il Seminario Vescovile “San Luigi” (via Caprera);

– Giovedì 9 dicembre a Catanzaro: dalle ore 10 alle ore 18 presso il Benny Hotel (via Gioacchino da Fiore, 2);

Venerdì 10 dicembre a Vibo Valentia: dalle ore 10 alle ore 18 presso il “Valentianum” (Piazza San Leoluca);

Sabato 11 dicembre a Reggio Calabria: dalle ore 10 alle ore 20 presso il Sindacato dei Giornalisti della Calabria (via Biagio Camagna 28);

Domenica 12 dicembre a Reggio Calabria: dalle ore 10 alle ore 18 presso il Sindacato dei Giornalisti della Calabria (via Biagio Camagna 28).

E’ importante ricordare che, per eleggere i delegati al Congresso nazionale della Stampa Italiana e il nuovo Statuto regionale, hanno diritto al voto tutti gli iscritti al Sindacato dei Giornalisti della Calabria alla data del 181° giorno antecedente la data fissata per le votazioni ed in regola con il pagamento delle quote associative.
Mentre, per eleggere il delegato al Congresso nazionale dell’Ungp, hanno diritto al voto tutti gli iscritti all’Unione Nazionale Giornalisti Pensionati in regola con la trattenuta sindacale.

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