I precari della Campania denunciano il caso e l'Ordine blocca il “Suor Orsola Benincasa”

Praticanti col master enogastronomico!

Ottavio Lucarelli

NAPOLI – “Un master per diventare «comunicatore enogastronomico» non può valere un anno di praticantato”. La denuncia è del Coordinamento giornalisti precari della Campania, che punta l’indice sul master “Comunicazione e giornalismo multimediale enogastronomico”, organizzato dall’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. “Questo – denunciano i precari – sembrerebbe il solito master di primo livello, il solito master da 6mila euro per specializzare il giornalista, stavolta nella classica formula “mangia e bevi”. Ma il master che oggi il Suor Orsola Benincasa ha presentato ha un particolare che noi non accettiamo. Non è possibile che valga come un anno di praticantato per diventare giornalista professionista! Ridurre la conoscenza di una professione a materie del tipo “Analisi del settore agro-alimentare in Italia”; “Marketing del settore agro-alimentare e del turismo”; “Organizzazione e marketing degli eventi enogastronomici”; “Marketing food & Wine on line” o “Food branding” è davvero inaccettabile!  Sensibilizziamo tutti i colleghi, l’Ordine dei giornalisti della Campania e l’Assostampa Campania ad esprimere una posizione. Chiediamo a tutti un’assunzione di responsabilità in momento drammatico dell’editoria che conta le numerose chiusure delle testate e l’aumento dei colleghi disoccupati e precari. Già le scuole di giornalismo creano solo disoccupati in perenne stato di precarietà: non aggiungiamo la beffa di consegnare la conoscenza professionale a un piatto di maccheroni!”.
Immediata la risposta del presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, che giudica il caso “un fatto grave per le seguenti ragioni: 1) Il Suor Orsola non ha preventivamente informato l’Ordine nazionale e l’Ordine regionale; 2) Nelle e-mail di invito e negli inviti cartacei è citata la Scuola di Giornalismo che è poi scomparsa nel resoconto successivo alla conferenza stampa di presentazione dopo le proteste di Ordine nazionale e Ordine regionale ma non dal bando e dal sito del Suor Orsola; 3) Nel bando è infatti scritto: «Il titolo conseguito consentirà il riconoscimento di crediti formativi al Master Biennale di I Livello in Giornalismo a.a. 2011/2012 e 2012/2013, presso la Scuola di Giornalismo dell’Università Suor Orsola Benincasa».
“Sulla vicenda – spiega Lucarelli – sono intervenuto d’intesa con il presidente nazionale Enzo Iacopino, con il quale mi sono visto lunedì pomeriggio a Roma, e con Maria Chiara Aulisio, componente dell’Esecutivo nazionale con delega alle Scuole di giornalismo, con la quale sono in costante contatto telefonico. Assieme invieremo una lettera formale al Suor Orsola. Personalmente ritengo la vicenda molto grave. Il bando va immediatamente sospeso perché non siamo stati informati e perchè il Suor Orsola, che ha una Scuola di giornalismo in convenzione con l’Ordine nazionale, organizzando ulteriori master in vari campi, ultimo l’enogastronomia (quota di partecipazione seimila euro), diventa una fabbrica di illusioni a pagamento. La correttezza impone, agli Atenei in convenzone con l’Ordine nazionale, non solo di rispettare il Quadro di indirizzi per le Scuole ma anche di non organizzare altri master speculando sulla nostra professione”.

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