
“In Italia – sottolineano – non molti conoscono Rai Italia perchè i suoi abbinati sono milioni di connazionali sparsi sui quattro continenti”. Persone che, per quanto integrate nel paese di residenza “parlano ancora l’italiano e, anche grazie Rai Italia, hanno mantenuto il loro legame e la loro identità”.
Evidenziando la missione di altissimo profilo di Rai Italia – che non è un canale internazionale come Bbc World o TV5 Monde – «per raggiungere e unificare l’enorme potenziale della diaspora italiana”, la Commissione continentale degli italiani all’estero si rivolge alle massime autorità italiane – le Presidenze della Repubblica e del Consiglio e la Farnesina – al Consiglio di Amministrazione e al Direttore Generale della Rai, per chiedere di “ripristinare il contributo pubblico, erogato dal Dipartimento Editoria della Presidenza del Consiglio, in base alla Convenzione con la Rai” e “non eliminare i programmi dedicati agli italiani all’estero prodotti dalla Rai”.
La Commissione invita, peraltro, ad “aprire con urgenza un tavolo di consultazione” con le massime autorità italiane, la Rai e i Parlamentari eletti nella Circoscrizione Estero, “al fine di sottoscrivere una nuova convenzione e garantire l’erogazione di fondi” per produrre e distribuire in Italia e altrove una programmazione dedicata agli italiani all’estero. A fare sollevare la protesta degli italiani residenti nei paesi di lingua anglofona, la decisione del Consiglio di Amministrazione Rai di cancellare le produzioni specifiche per gli italiani all’estero sulla scia dei pesanti tagli ai contributi della Presidenza del Consiglio”.
“Tale programmazione – insistono i membri della Commissione – incentiva il consumo del «Made in Italy», mantiene vivo nelle generazioni il senso di appartenenza al Paese e ha delle ricadute positive anche in termini culturali e turistici”.
“Tutto questo – conclude il documento – rappresenta un beneficio economico immenso per l’Italia. Per risparmiare pochi milioni di euro si cancella, quindi, un investimento di tanti anni, che ha creato un indotto di valore inestimabile per l’economia italiana”. (Adnkronos)
Evidenziando la missione di altissimo profilo di Rai Italia – che non è un canale internazionale come Bbc World o TV5 Monde – «per raggiungere e unificare l’enorme potenziale della diaspora italiana”, la Commissione continentale degli italiani all’estero si rivolge alle massime autorità italiane – le Presidenze della Repubblica e del Consiglio e la Farnesina – al Consiglio di Amministrazione e al Direttore Generale della Rai, per chiedere di “ripristinare il contributo pubblico, erogato dal Dipartimento Editoria della Presidenza del Consiglio, in base alla Convenzione con la Rai” e “non eliminare i programmi dedicati agli italiani all’estero prodotti dalla Rai”.
La Commissione invita, peraltro, ad “aprire con urgenza un tavolo di consultazione” con le massime autorità italiane, la Rai e i Parlamentari eletti nella Circoscrizione Estero, “al fine di sottoscrivere una nuova convenzione e garantire l’erogazione di fondi” per produrre e distribuire in Italia e altrove una programmazione dedicata agli italiani all’estero. A fare sollevare la protesta degli italiani residenti nei paesi di lingua anglofona, la decisione del Consiglio di Amministrazione Rai di cancellare le produzioni specifiche per gli italiani all’estero sulla scia dei pesanti tagli ai contributi della Presidenza del Consiglio”.
“Tale programmazione – insistono i membri della Commissione – incentiva il consumo del «Made in Italy», mantiene vivo nelle generazioni il senso di appartenenza al Paese e ha delle ricadute positive anche in termini culturali e turistici”.
“Tutto questo – conclude il documento – rappresenta un beneficio economico immenso per l’Italia. Per risparmiare pochi milioni di euro si cancella, quindi, un investimento di tanti anni, che ha creato un indotto di valore inestimabile per l’economia italiana”. (Adnkronos)
Non interrompete il nostro legame con la nostra amatissima Italia. Ridateci Rai Italia.