
Le ragioni della protesta verranno spiegate nell’edizione di domani, domenica 20 ottobre, con un comunicato del Comitato di redazione. Dal 1° ottobre, infatti, il quotidiano ha accorpato le redazioni dell’edizione cartacea, del sito e di Teletutto (la tv del gruppo) in una unica redazione multimediale.
Degli 11 redattori di “Teletutto”, sei sono stati assorbiti nel collettivo della testata cartacea, mentre gli altri cinque sono stati collocati in cassa integrazione fino al 31 dicembre prossimo (giorno in cui la redazione di Teletutto cesserà di esistere). I cinque giornalisti rischiano di essere licenziati o nella più favorevole delle ipotesi di diventare, una volta rassegnate le dimissioni, collaboratori del giornale.
“Frattanto – denuncia il Cdr del Giornale di Brescia – è scoppiata la grana della esternalizzazione della fattura di due pagine affidate a due giornalisti visti come contigui al mondo pubblicitario. La redazione contesta alla direzione e all’editore questa mossa, messa in atto mentre minaccia di licenziare cinque redattori di «Teletutto». La contraddizione è palese”.
“Le nuove tecnologie, in sostanza, sono viste – aggiunge il Cdr – solo come taglio dei costi redazionali e non come mezzo di sviluppo”. L’assemblea di redazione ha, quindi, approvato il comunicato sindacale che verra pubblicato nell’edizione cartacea del giornale di domani.
Degli 11 redattori di “Teletutto”, sei sono stati assorbiti nel collettivo della testata cartacea, mentre gli altri cinque sono stati collocati in cassa integrazione fino al 31 dicembre prossimo (giorno in cui la redazione di Teletutto cesserà di esistere). I cinque giornalisti rischiano di essere licenziati o nella più favorevole delle ipotesi di diventare, una volta rassegnate le dimissioni, collaboratori del giornale.
“Frattanto – denuncia il Cdr del Giornale di Brescia – è scoppiata la grana della esternalizzazione della fattura di due pagine affidate a due giornalisti visti come contigui al mondo pubblicitario. La redazione contesta alla direzione e all’editore questa mossa, messa in atto mentre minaccia di licenziare cinque redattori di «Teletutto». La contraddizione è palese”.
“Le nuove tecnologie, in sostanza, sono viste – aggiunge il Cdr – solo come taglio dei costi redazionali e non come mezzo di sviluppo”. L’assemblea di redazione ha, quindi, approvato il comunicato sindacale che verra pubblicato nell’edizione cartacea del giornale di domani.
Il comunicato sindacale
Ieri mattina i lettori non hanno trovato in edicola il “Giornale di Brescia”. L’assemblea della redazione multimediale ha, infatti, deciso di proclamare un giorno di sciopero in seguito alla decisione dell’azienda di esternalizzare una parte del lavoro redazionale, senza comunicarlo tempestivamente alla redazione e senza avviare un approfondito confronto su un tema tanto delicato, peraltro in un momento in cui all’interno del gruppo Editoriale Bresciana si considera la possibilità di ridurre il numero di posti di lavoro. All’agitazione dei giornalisti partecipano anche i poligrafici del gruppo. La redazione chiede all’editore un urgente incontro per aprire una discussione e individuare una soluzione condivisa.