Il monito del segretario della Cei alla messa dei giornalisti in Calabria: “Non sempre i veri protagonisti sono quelli in prima pagina”

Mons. Galantino: “Chi fa la storia non fa…notizia”

Da sinistra: don Pino Strangio, Andrea Melodia, mons. Nunzio Galantino, Franco Siddi, Carlo Parisi e Giuseppe Soluri, protagonisti del dibattito seguito alla messa dei giornalisti a Cassano Ionio

Domenico Marino

CASSANO IONIO (Cosenza) – «Solo chi cammina, chi non si sente appagato e cerca la verità ha la possibilità di fare la storia, d’incidere nella storia. La capacità di stupirsi rende tutto vivo e produttivo, ci aiuta a scoprire il bello che c’è nella vita. L’indifferenza è peccato».
Schietto e coinvolgente come sempre il vescovo di Cassano e segretario generale della Cei, Nunzio Galantino, ieri mattina nell’omelia per la messa regionale dei giornalisti in occasione della ricorrenza di San Francesco di Sales. L’ha officiata nel duomo della cittadina ionica alla presenza, tra gli altri, del segretario nazionale del sindacato Franco Siddi, del vicesegretario nazionale e leader calabrese della Fnsi Carlo Parisi, del presidente nazionale dell’Ucsi Andrea Melodia, del presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti Giuseppe Soluri, del consigliere nazionale e presidente del circolo della stampa “Pollino Sibaritide” Cosimo Bruno.
Ma nella cattedrale c’erano soprattutto i cronisti che ogni giorno, tra fatiche e difficoltà, raccontano quest’angolo di Calabria su quotidiani e agenzie, in tv e siti web. Assieme a loro pure il sindaco di Cassano, Gianni Papasso, il presidente del consiglio comunale Mario Guaragna, il consigliere regionale Gianluca Gallo, il comandante della Tenenza dei carabinieri, Michele Dileo, e una rappresentanza dei baschi verdi della guardia di finanza.
«Ci troviamo di fronte a un mondo – ha aggiunto mons. Galantino – che ha fatto della fretta il suo stile, del tutto e subito il suo vangelo. La Chiesa ci invita a un modo di vivere che va tutto in un’altra direzione. Non sempre i veri protagonisti della storia sono quelli in prima pagina. Non a caso oggi l’Evangelo ci parla dei poveri, di quanti sono in movimento e disponibili all’impegno».
Dopo la funzione religiosa i giornalisti si sono ritrovati nella biblioteca diocesana per un momento di riflessione sul tema “Etica professionale nel mondo dell’informazione”. Carlo Parisi ha sottolineato il difficile momento dell’editoria in Italia e in Calabria, ricordando che tutti i grandi quotidiani hanno usufruito o chiesto di potere usufruire di contratti di solidarietà o cassa integrazione. Il vicesegretario nazionale ha chiesto a tutti gli operatori dell’informazione di dare dignità al loro lavoro pretendendo che sia pagato come merita ma non sempre avviene nella nostra regione.
Il presidente Soluri ha affrontato per sommi capi l’evoluzione del mondo della comunicazione che cambia a ritmo serrato chiedendo a tutti d’essere sempre al passo. Sullo stesso argomento ha insistito il responsabile nazionale dell’Unione stampa cattolica, Andrea Melodia.
Il segretario della Fnsi, Franco Siddi, ha sollecitato le istituzioni a dare una mano agli imprenditori impegnati nella comunicazione, non certo a quelli improvvisati, perché il pluralismo, ricchezza cruciale del mondo dell’informazione, ha bisogno di sostegno altrimenti la sua debolezza impoverisce la democrazia. (Gazzetta del Sud)

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