Il segretario generale della Fnsi bacchetta il neo-segretario del Pd che confonde gli sprechi con gli ammortizzatori sociali

Siddi: “Caro Renzi, i fondi all’Editoria non sono regalìe”

Matteo Renzi

Franco Siddi

ROMA – Temo che il segretario del Pd, Matteo Renzi, sia ancora colpito da antiche campagne di stampa che vogliono i fondi all’editoria assimilabili a regalìe. In realtà, con la legge di stabilità, è proposto un secco cambiamento di rotta a sostegno del rilancio di un settore industriale decisivo per la ripresa del Paese e per la qualità della vita democratica.
Non si tratta, dunque, di soldi da regalare ma di un intervento – anche molto limitato e insufficiente peraltro – per fronteggiare con gli ammortizzatori sociali un grave fenomeno di nuova disoccupazione, cassa integrazione e programmi di solidarietà per la tenuta del sistema.
Nessuna contrapposizione, quindi, con i fondi per la famiglia (e Dio sa di quanti ce ne siano bisogno) e quelli per le centinaia e centinaia di giornalisti e per gli altrettanti dipendenti editoriali, anche loro con famiglia, che oggi stanno rischiando, o l’hanno già perso, il posto del lavoro.
Dobbiamo trovare equilibri nuovi e più avanzati per una politica di convivenza e per combattere il disagio sociale. Sono convinto che Matteo Renzi, nella sua concretezza di approccio alle questioni, vorrà approfondire il problema – e la Fnsi è pronta a dialogare con lui – senza alcun preconcetto, nei tempi più brevi possibili. Vorremmo, infatti, evitare al Paese nuovi errori come quelli in tema di esodati.

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