Il presidente della Federazione della stampa su quanto accaduto alla collega Marina Morpurgo: “Una vicenda da archiviare”

Rossi (Fnsi): “Querelata per dell’ironia su Facebook, assurdo!”

Giovanni Rossi

Marina Morpurgo

ROMA – “La vicenda che coinvolge la collega Marina Morpurgo ha dell’incredibile. Per avere criticato un discutibile manifesto che utilizza l’immagine di una bambina per promuovere un rossetto, la giornalista si è ritrovata inquisita”.
Così il presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, Giovanni, Rossi, commenta quanto accaduto alla giornalista, ex inviata de L’Unità ed ex caporedattore di Diario, querelata dalla Procura di Foggia per aver criticato su Facebook un manifesto pubblicitario di una scuola professionale.
“La collega, – prosegue Rossi – che è giornalista di lungo corso (l’Unità, il Diario, collaborazioni varie, scrittrice e traduttrice) ha utilizzato il metodo dell’ironia e del sarcasmo per polemizzare su una scelta che sembra non tenere conto dei passi avanti che la cultura del rispetto dei minori ha compiuto anche nel nostro Paese. Il tutto è aggravato del fatto che il mezzo utilizzato è un social network, quindi uno strumento che certo non deve garantire l’immunità a chi utilizzasse l’insulto e la diffamazione (ma non è questo il caso), ma che ha una sua particolarità informativa. E’ auspicabile che la vicenda si chiuda rapidamente senza conseguenze per Marina Morpurgo, a cui va la mia solidarietà”.

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