Prosegue la polemica scatenata da Enzo Cimino. Cosimo Santimone ricorda, tra l’altro, le denunce di Renato Brunetta

“Assunzioni alla Tgr Rai: il problema non è solo molisano”

Santimone e Cimino incatenati davanti alla Prefettura di Campobasso

Cosimo Santimone

CAMPOBASSO – Ho letto il comunicato del Cdr della Tgr del Molise. L’ho letto e riletto. E, a prescindere dall’invito dell’amico Vincenzo Cimino, non posso non fare qualche riflessione in merito.
Innanzitutto l’Ordine, da tempo, vigila scrupolosamente su selezione e andamento dei corsi delle scuole di giornalismo (attraverso il Comitato Tecnico Scientifico, organismo del quale faccio parte).
Così come è altrettanto vero che l’Ordine può sollevare questioni di illegittimità.
Ricordo al Cdr della Tgr Molise che all’Ordine dei giornalisti, in quanto ente esponenziale (e dunque soggetto di diritto) viene riconosciuta la legittimazione attiva che può avere come finalità la tutela degli iscritti.
Qui non si parla di deontologia ma di norme e l’Ordine, da un punto di vista assolutamente asettico, ha il diritto-dovere di denunciare eventuali situazioni che vadano a ledere i propri iscritti.
A suffragio di tale tesi ci sono diverse sentenze, consultabili da chiunque, sulla legittimazione attiva degli ordini professionali (questo oltretutto è l’orientamento prevalente degli ultimi anni nella giurisprudenza): sentenza del Tar Puglia – Lecce – Sezione seconda – numero 1847 del 2011; Tar Lombardia – numero 74 del 2010; Consiglio di Stato – Sezione V numero 6011 del 2009; Consiglio di Stato Sezione V numero 2148 del 2011.
Per quel che riguarda, invece, le “norme e sentenze che vietano assunzioni su base regionale”, nessuno ha mai parlato di una redazione di “soli molisani”, ma appare inaccettabile, anche alla luce del decreto legislativo numero 165 del 2001 (testo unico sul pubblico impiego modificato dall’articolo 51 del decreto legislativo numero 150 del 2009), che negli ultimi anni non ci sia stato posto per qualche nostro conterraneo.
Un “problema”, ahimè, non solo molisano se, come recita l’agenzia Asca dello scorso 25 settembre (dunque pochi giorni fa), “Il presidente dei deputati del Popolo della libertà, Renato Brunetta – si legge nel dispaccio di agenzia – ha presentato un’interrogazione al presidente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, Roberto Fico, su alcune assunzioni fatte negli ultimi tempi alla Rai e sulle nomine già fatte o in programma a Viale Mazzini.
“Nell’arco di brevissimo tempo – scrive il capogruppo del Pdl alla Camera dei deputati – sono stati già assunti in Rai, su proposta del direttore generale, Luigi Gubitosi, e senza rispettare alcun criterio di pubblicità, trasparenza e soprattutto imparzialità, numerosi dirigenti apicali, molti dei quali provenienti dall’azienda ‘Wind’, in cui lo stesso direttore generale ha svolto in precedenza la propria attività lavorativa”.
Il problema, in ogni caso, è un altro. Il sottoscritto, e credo di poter parlare a nome dei tanti colleghi che mi hanno scelto come rappresentante in seno al consiglio nazionale, si sarebbe aspettato un commento di ben altro tenore dal Cdr della Tgr del Molise. Lo sdegno, sinceramente parlando, è solo il nostro.
Un ultimo appunto: il collega Cimino, e lo dico perché ho potuto apprezzarlo in prima persona, ha sempre operato “promuovendo lo spirito di collaborazione tra colleghi” con estremo equilibrio e misura.

Cosimo Santimone
Consigliere nazionale Odg
Membro Cts

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