Sabato il quotidiano non era in edicola, il cdr: “Scelta dolorosa, ma necessaria”. Fnsi e Assostampa al fianco dei colleghi

La Nuova Sardegna: sciopero contro “decisioni unilaterali”

ROMA – Sabato scorso, 7 settembre, il quotidiano La Nuova Sardegna di Sassari non era in edicola a causa di un improvviso sciopero proclamato dall’assemblea dei redattori.
“Una decisione dolorosa ma necessaria – ha spiegato il Cdr in una nota – assunta in seguito all’ennesima chiusura da parte dell’azienda nei confronti del Comitato di redazione. L’azienda giovedì sera si è rifiutata di accogliere la richiesta di ripristinare i numeri corretti dell’organico redazionale. La preoccupazione è forte, l’auspicio è che al più presto siano ristabilite corrette relazioni sindacali”.
Il Cdr ha anche stigmatizzato che “l’azienda ha deciso in maniera unilaterale di procedere all’incorporazione dell’editoriale Nuova Sardegna all’interno della società Finegil”.
Sulla vicenda sindacale è intervenuta anche l’Associazione Stampa Sarda secondo la quale “l’atteggiamento della società editrice appare inspiegabile. La mancanza di disponibilità a discutere il ripristino degli organici in un momento di grande impegno redazionale in difesa del prestigio e della diffusione della testata è un grave errore. Anche perché è in atto un serio confronto con il sindacato sulla decisione di trasferire da Sassari a Roma la sede legale della società”.
La Fnsi è al fianco dei colleghi per sostenere le rivendicazioni del cdr per il rispetto del contratto e dei patti integrativi. Il Sindacato sarà vicino alla redazione e all’Associazione stampa sarda in tutti i momenti di questa intricata vertenza.

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