Da domani il quotidiano potrebbe non essere più in edicola. Venerdì 21 la vertenza approda in Regione

“Ciociaria Oggi”, sciopero ad oltranza

FROSINONE – Sciopero ad oltranza di giornalisti e personale di “Ciociaria Oggi”, il quotidiano diffuso della provincia di Frosinone. Da domani il giornale potrebbe non essere più in edicola. La protesta è stata annunciata ieri sera con una nota diffusa dal personale della testata.
I dipendenti – giornalisti, grafici, fotografi, segretarie e personale amministrativo -, da cinque mesi senza paga, hanno deciso di scioperare da dopodomani pomeriggio per protestare contro il mancato pagamento degli stipendio arretrati, non corrisposti dall’imprenditore pontino Armando Palombo, che a maggio ha rilevato le quote della “Nuova Editoriale Oggi Srl” dopo che erano state sequestrate dalla Procura della Repubblica per un’indagine riguardante i fondi per l’editoria. Il futuro di “Ciociaria Oggi” sembra davvero incerto.
E’ il primo sciopero a oltranza dopo venticinque anni di presenza in edicola. Il personale fa tre richieste precise: che siano pagati almeno un paio di stipendi, che venga stabilito un piano di rientro dei compensi arretrati e che ci siano impegni scritti sulla regolarità delle retribuzioni a partire dal prossimo anno.
“Se questo non avverrà – annunciano i giornalisti in una nota – siamo pronti a far chiudere il giornale. Perché dovremmo continuare a lavorare gratis mentre i ricavati delle vendite e delle pubblicità finiscono nelle tasche dell’editore?”.
La vertenza del quotidiano “Ciociaria Oggi” approderà venerdì 21 dicembre alla Regione Lazio dove si terrà un incontro con l’obiettivo di ottenere la cassa integrazione. Ma se prima non si sblocca la situazione dei compensi arretrati, si legge in una nota diffusa stasera, le parti sindacali sono pronte a disertare il tavolo. Il giornale attraversa un periodo delicato, forse il più difficile dei suoi venticinque anni di vita.
“In pochissimo tempo – fanno sapere i dipendenti del quotidiano della provincia di Frosinone – é stata chiusa la redazione di Sora, sta per essere chiusa quella di Fiuggi e i lavoratori della redazione di Cassino sono stati lasciati al freddo e al buio, causa il mancato pagamento delle bollette dell’ elettricità, e costretti a lavorare presso internet point, saldati di tasca propria: in pratica pagano per lavorare!”.
In poche settimane sette giornalisti hanno presentato le dimissioni solo per accedere all’istituto della disoccupazione.
“Qualcuno, addirittura – continua la nota – áha perso la casa che aveva deciso di comprare perché non ha potuto continuare a pagare le rate del mutuo!” I dipendenti del quotidiano lamentano ben cinque mesi e mezzo di stipendi non pagati, oltre alla quattordicesima 2011-2012, alla tredicesima 2012 e addirittura al saldo della tredicesima 2011.
“Senza considerare – aggiungono- i vari rimborsi bloccati e quelli trattenuti e non ancora erogarti, come l’Irpef. E gli scatti di anzianità e di livello non considerati affatto. E i telefonini aziendali inutilizzabili a causa delle bollette non pagate. E le lampadine fulminate da mesi nella redazione centrale di Frosinone – conclude la nota – nei cui bagni non esiste più neanche la carta igienica, acquistata solo grazie a una ‘colletta’ del personale”. (Ansa)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *