Effettuato ieri il primo dei cinque giorni di sciopero dopo la dichiarazione di stato di crisi presentata dall’azienda

Agl, i Cdr reclamano “coerenza” da De Benedetti

Carlo De Benedetti

ROMA – Il Coordinamento dei Cdr del Gruppo Finegil-Espresso-Repubblica, vista la dichiarazione di stato di crisi presentata ieri dall’Azienda al Cdr dell’Agl, che prevede il dimezzamento della redazione, esprime “solidarietà ai colleghi in questo momento difficile e chiede all’Azienda di ritirare immediatamente un piano di ridimensionamento così massiccio e drastico”.
Invitando l’Azienda a “muoversi nel rispetto delle tradizioni solidaristiche del Gruppo Espresso”, il Coordinamento dei Cdr “pur consapevole del difficile periodo di crisi che sta vivendo il mondo dell’editoria”, invoca “coerenza” dall’editore Carlo De Benedetti che, in un recente editoriale sul Sole 24 Ore, ha dichiarato testualmente: “E’ la creazione di lavoro la priorità che abbiamo davanti. Sarebbero guai se pensassimo che competitività e produzione si difendono con un’anacronistica battaglia sulla riduzione dei costi”.
“Pertanto, invece che ricorrere a tagli indiscriminati – afferma il Coordinamento dei Cdr del Gruppo Finegil-Espresso-Repubblica – l’Azienda punti a valorizzare le risorse umane nell’ambito delle varie attività editoriali (carta, web, radio, tv) in cui è impegnata con grande successo, comprovato anche dai bilanci”.
Il Coordinamento dei Comitati di redazione si dice, quindi, “pronto ad adottare tutte le iniziative che riterrà necessarie a difesa degli organici e della qualità professionale da sempre garantita dal lavoro dei giornalisti del Gruppo Espresso”.
L’Agl, Agenzia dei giornali locali del Gruppo Espresso Repubblica, ha effettuato ieri il primo dei cinque giorni di sciopero affidati dalla redazione al comitato di redazione. Non sono state, dunque, realizzate le pagine sinergiche che i quotidiani Finegil pubblicano ogni giorno.

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