

Per il cdr del Tg1, è “un errore anche dal punto di vista del rapporto costi-benefici: il risparmio è minimo (la trasferta di un redattore e un tele cineoperatore), la perdita é forte.
L’inviato della redazione Società e Sport del Tg1, infatti, ha sempre raccontato i grandi avvenimenti sportivi senza mai sovrapporsi né a Rai Sport né ai corrispondenti, portando un valore aggiunto ben calcolabile in qualità del prodotto, quantità di pezzi e indici d’ascolto.
Oltre alla gara vera e propria, il racconto di quel che c’é intorno, l’atmosfera, le storie, le interviste ai protagonisti spesso fanno la differenza.
Rinunciarvi – di questi tempi – sembra davvero sbagliato, la conferma di un gioco al ribasso sul Tg1 che la redazione rifiuta”. “Confidiamo che i nuovi vertici – conclude il cdr – vogliano al più presto occuparsi del piano di rilancio della prima testata del servizio pubblico”. (Ansa).