Protesta del Comitato di redazione della testata Rai, ma è la naturale conseguenza della politica dei tagli

Tg1 per la prima volta senza inviati alle Olimpiadi

ROMA – “Ormai è ufficiale: per la prima volta il Tg1 non avrà un suo inviato alle Olimpiadi”. E’ la protesta del comitato di redazione della testata, che in una nota “contesta la scelta fatta dai precedenti vertici aziendali: si tratta di una insopportabile penalizzazione per una testata che attende, invece, da tempo un piano di rilancio”.
Per il cdr del Tg1, è “un errore anche dal punto di vista del rapporto costi-benefici: il risparmio è minimo (la trasferta di un redattore e un tele cineoperatore), la perdita é forte.
L’inviato della redazione Società e Sport del Tg1, infatti, ha sempre raccontato i grandi avvenimenti sportivi senza mai sovrapporsi né a Rai Sport né ai corrispondenti, portando un valore aggiunto ben calcolabile in qualità del prodotto, quantità di pezzi e indici d’ascolto.
Oltre alla gara vera e propria, il racconto di quel che c’é intorno, l’atmosfera, le storie, le interviste ai protagonisti spesso fanno la differenza.
Rinunciarvi – di questi tempi – sembra davvero sbagliato, la conferma di un gioco al ribasso sul Tg1 che la redazione rifiuta”. “Confidiamo che i nuovi vertici – conclude il cdr – vogliano al più presto occuparsi del piano di rilancio della prima testata del servizio pubblico”. (Ansa).

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