Oltre 5 milioni di italiani hanno seguito lo “Speciale Tg1” del Venerdì Santo dedicato alla mistica di Paravati

Natuzza Evolo, un “miracolo” anche per la TV

ROMA – Natuzza Evolo, suo malgrado, a due anni dalla sua morte, rimane ancora grande protagonista della televisione. A vedere, Venerdì Santo, lo Speciale Tg1 “La Via della Croce”, interamente dedicato alla storia e alla vita della mistica di Paravati, sono stati quasi 3 milioni di italiani.
Nei prossimi giorni sapremo quanti all’estero hanno visto il programma, ma dai contatti su Facebook e su Twitter si intuisce già da ora che “La Via della Croce” sia stato un grande successo anche oltre Oceano tra le comunità italiane sparse per il mondo. Ma sono stati oltre 2 milioni gli italiani (13.87 share) che hanno rivisto Natuzza in televisione il giorno dopo nel corso del programma, sempre Rai Uno il sabato pomeriggio 7 aprile, “Le amiche del Sabato”, condotto in studio da Lorella Landi e Danilo Fumiento. Il 13.87 per cento di share.
“Per quanto riguarda l’interesse su Natuzza Evolo è la conferma di una scelta vincente – commenta il giornalista Pino Nano, autore insieme a Filippo Di Giacomo dello speciale Tg1 su Natuzza – ma è soprattutto la conferma di quanto gli italiani siano legati a questo giorno particolare della Settimana Santa e alle varie letture che della Passione di Gesù ognuno ne fa”.
Leggendo i dati di ascolto di Rai Uno legati a “Tv7”, il settimanale di approfondimento del Tg1 di Alberto Maccari, che in collaborazione con Rai Vaticano ha dedicato lo speciale di venerdì santo alla mistica calabrese, si registra che il programma ha realizzato uno share del 14.27 per cento, solo 2 punti in meno di quanto totalizzato dalla Via Crucis in prima serata (oltre 4 milioni di italiani), e “tutto questo – sottolinea Pino Nano –  è motivo per tutti noi di grande soddisfazione: significa che l’informazione religiosa, se fatta nella maniera giusta, ha ancora grande appell tra quanti seguono la televisione nel nostro Paese”.

Pino Nano

Padre Michele Cordiano

“Un grazie particolare – aggiunge Pino Nano – va oggi al direttore di Rai Vaticano, Marco Simeon, e al direttore del Tg 1 Alberto Maccari, che hanno fortemente creduto nello speciale su Natuzza: “Il risultato che abbiamo raggiunto è frutto, soprattutto, della loro disponibilità a realizzare un progetto che non era per niente facile da portare a casa, trattandosi di un argomento per nulla di semplice lettura.
Il Caso Evolo – aggiunge Pino Nano – ha ancora, infatti, varie letture possibili e varie sfaccettature. Il rischio era quello di farne un racconto «forte» essendo «forti» le connotazioni della vita di Natuzza Evolo, penso alle stigmate da una parte, alle essudazioni ematiche dall’altra, alle visioni e ai dialoghi con la Madonna dall’altra ancora, e la mediazione di tutti questi elementi avrebbe potuto produrre un racconto poco credibile”.
Ma il grazie alla Rai viene oggi anche dalla Fondazione che porta il nome di Natuzza Evolo nel mondo. In una lettera inviata al direttore generale della Rai, Lorenza Lei, la Fondazione sottolinea lo “spessore e la qualità del programma” che ha finalmente permesso a milioni di italiani (e non) di conoscere meglio e più direttamente la figura di questa donna che ha segnato la storia della Chiesa di questi ultimi 60 anni.
“La conferma di tutto questo – sottolinea per tutti Padre Michele Cordiano, vice presidente regionale dell’Ucsi Calabria e padre spirituale di Natuzza per almeno 25 anni – ci è venuta dai mille contatti che dopo il programma su Natuzza ci sono arrivati a Paravati da ogni parte del mondo. Ora – aggiunge Padre Michele – speriamo di trovare le forze e le energie sufficienti per ultimare quello che era il vero grande sogno di Natuzza, e cioè la conclusione dei lavori della sua grande chiesa di Paravati”.

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