Da Lamezia Terme con il direttore di “City One”, Nadia Donato, lancia un “appello a favore della legalità”

Don Panizza: “Non semplici articolisti, ma giornalisti”

Giuseppe Valentino, Nadia Donato, Salvatore Rizzo e don Giacomo Panizza

LAMEZIA TERME (Catanzaro) – “Appello a favore della legalità”. A rivolgerlo al mondo dell’informazione, alla Chiesa, alle associazioni, alla Scuola, al mondo del lavoro e alle organizzazioni sindacali, sono la giornalista Nadia Donato, direttore dell’emittente televisiva “City One”, don Giacomo Panizza, fondatore della Comunità Progetto Sud, il prof. Salvatore Rizzo, Premio nazionale per la legalità “Antonino Caponnetto” e il segretario generale della Cgil provinciale di Catanzaro, Giuseppe Valentino.
L’iniziativa è supportata dall’editore di City One, Tv lametina, Francesco Grandinetti, che invita anche tutti i suoi colleghi editori a raccogliere l’appello e prendere parte alle iniziative che si stanno preparando.
C’è già stata una risposta positiva da parte degli editori di www.settimionews.it, Francesco Donato, e di www.lameziaweb.biz, Francesco Pingitore, tutte  dirette dalla stessa Nadia Donato, la quale lancia un appello ai colleghi  per “collaborare e di unire il nome della tua testata alla nostra civile e pacifica battaglia contro la criminalità”.
“E’ già tanto – sottolinea la giornalista – tutto quello che stiamo facendo, con tanti sacrifici che solo chi fa questo mestiere seriamente nella nostra terra può capire, ma forse possiamo ancora aggiungere un tassello a questo nostro lavoro, facendoci sentire e collaborando in questo momento così difficile per tutto il territorio calabrese”.
“Sappiamo – aggiunge Nadia Donato – quanto la cultura può rendere tutti più liberi, proviamo a premere l’acceleratore nel sostegno di ciò che si fa e nella denuncia di ciò che non si fa. Informare è il nostro compito e so che tutti noi ogni giorno ci mettiamo il cuore per fare del nostro meglio, uniamoci per dare qualcosa ancora. Tutti possiamo avere idee, progetti o semplicemente le giuste parole da dire e scrivere per dare solidarietà, per costruire legalità, per non far sentire solo chi sta lottando”.
“C’è bisogno di tutti – conclude la giornalista – per crescere e per non sentirsi soli. Sarà una goccia nel mare? Proviamo, comunque. ad essere questa goccia perché il nostro futuro possa avere un percorso diverso”.

“E’ il momento di passare dalla solidarietà alle azioni”

LAMEZIA TERME (Catanzaro) – Don Giacomo Panizza, anima della cooperativa “Progetto Sud”, il prof. Salvatore Rizzo, premio nazionale per la legalità intitolato al magistrato Antonino Caponnetto, il sindacalista Giuseppe Valentino, segretario provinciale della Cgil Catanzaro, e la giornalista Nadia Donato, insieme per un progetto a favore del territorio e dei cittadini onesti.
Un’iniziativa che chiede di essere in prima linea agli esponenti della chiesa, della scuola, del sindacato e del giornalismo per un impegno che duri nel tempo e che sia come fondamento di lavoro che spinga anche il singolo cittadino e dare il proprio contributo alla lotta alla criminalità.
“Accogliere la richiesta che, nei giorni scorsi, aveva fatto don Giacomo Panizza, quindi di passare da una solidarietà fatta di parole, che se pur importante non va avanti nel tempo, alle azioni, era un dovere ed un diritto di tutti i cittadini liberi e pronti ad essere utili alla propria terra”.
Questa la prima spiegazione data da Nadia Donato che ha accolto idea dell’editore ing. Francesco Grandinetti, proprietario dell’emittente televisiva “City One”. Grandinetti ha messo a disposizione  “City One”  per  tutte le proposte che riguardino la legalità e la TV si è resa disponibile, oltre ad accoglierle, anche  a crearle.
All’iniziativa si sono aggiunte, per il momento, anche altre due testate on line, il portale www.settimionews.it dell’editore Francesco Donato e www.Lameziaweb.biz dell’editore Francesco Pingitore. La giornalista Nadia Donato, direttore delle tre testate, col supporto del direttore di produzione, Massimo Mercuri, ha dato il via a questo percorso con una trasmissione realizzata presso la sede della Progetto Sud di don Giacomo Panizza e nella quale l’invito alla partecipazione del singolo cittadino a battersi a favore della legalità è stato forte.
“La nostra gente subisce la criminalità – ha detto don Giacomo Panizza – la solidarietà fa sentire chi la subisce in prima persona meno solo, ma serve altro: assieme alle parole servono le azioni. Anche gli organi di informazione devono fare la loro parte. Addetti all’informazione, non siate semplici articolisti, ma siate giornalisti! Abbiate la vostra etica morale, oltre a quella professionale e, dunque, non siate asettici nelle vostre informazioni ma date dei giudizi di valore”.
Noi – ha aggiunto don Panizza – stiamo pensando di creare tutti insieme qualcosa che vada avanti nel tempo, non si fermi alla solidarietà espressa nel momento in cui accadono degli avvenimenti delittuosi, ma che sia un cammino insieme alla gente. Dobbiamo comunicare ed essere presenti. Già nella prossima settimana un gruppo di donne si incontreranno per decidere come operare, sono rappresentanti della società lametina, che lavorano nei settori più diversi, dalla casalinga al medico, dalla giornalista alla contadina, insieme ora per agire e portare avanti un progetto concreto. Devono nascere ancora altre iniziative, è il momento per dire un no definitivo ma anche tanti si ai giovani che hanno bisogno di credere chele cose possono cambiare. I figli dei boss sono educatissimi, credono così tanto alle loro «regole» che sono convinti che il loro modo di agire sia quello giusto. Noi dobbiamo mostrare che c’è una forza diversa e che non è con l’omertà e la prepotenza che si può essere vincenti“.
Il professor Rizzo, del Liceo Classico di Tropea, che il 6 dicembre scorso è stato premiato dalla vedova Caponnetto a Pistoia, insieme al procuratore Piero Grasso e al procuratore Vigna,  ha portato con se il libro del compianto magistrato Antonino Caponnetto, “Io non tacerò”, ha invitato all’interazione fra le istituzioni scolastiche: “Le scuole calabresi devono permettere agli studenti di confrontare le proprie esperienze in merito al discorso legalità. I ragazzi si sentono molto coinvolti da queste iniziative, perciò permettiamo loro di confrontarsi e collaborare alla costruzione della cultura della legalità e dei veri valori della vita, primi fra tutti la libertà, il rispetto dell’altro e la solidarietà fattiva. Il nostro istituto è aperto a tutti voi e se ci contattate possiamo lavorare insieme. Ci sono dei progetti che rendono i ragazzi protagonisti e che noi realizziamo ogni anno, parlandone e confrontandoci possiamo dare di più. La scuole è un punto di forza perché la cultura rende tutti più liberi.”.
“E’ importante che le istituzioni discutano con noi sindacati presenti sul territorio di ciò che è necessario fare per combattere il fenomeno mafioso”, ha detto il sindacalista della Cgil, Giuseppe Valentino. “Bisogna togliere alla mafia il consenso di cui gode e ciò si fa essenzialmente creando lavoro. Chi non ha lavoro è facile preda per la criminalità. Abbiamo aperto una nostra sede a Capizzaglie e intendiamo potenziarla per fare in modo che ci si possa sempre più rivolgere a noi.”.
“Non chiudiamo le porte! Fuori c’è una vita che dobbiamo riprenderci! Siamo nati liberi – ha detto ancora don Panizza – e non possiamo permettere a pochi uomini di costringerci a chinare il capo. Mi rivolgo anche alle donne delle cosche, loro possono fare molto. I figli di queste donne posso avere un futuro come  tutti i ragazzi e sognare di essere medici, sacerdoti, professori o giornalisti, non avere il futuro segnato da un destino di malavita. Di ‘ndrangheta”.
“Il mio appello – ha detto, dal canto suo, Nadia Donato – con il cuore va ai colleghi della stampa di tutti i settori. Uniamoci e diamo spazio a tante iniziative, parliamo della criminalità ogni giorno e facciamo che il nostro posto sia sempre accanto a chi combatte. Accettate il mio appello e lavoriamo insieme tutti gli operatori dell’informazione del territorio”.
“Apriamoci alla legalità – ha concluso il direttore di City One – assieme possiamo sognare e realizzare un futuro diverso. Apriamo una breccia nello sconforto di questo in cui siamo caduti pensando che tutto sia inutile in questa nostra terra”.
La trasmissione condotta da Nadia Donato è durata un’ora e ha dato modo ai tre ospiti di raccontare le  loro esperienze ripetendo più volte l’appello a favore della legalità. Un appello “ad agire finalmente e adesso”. Sarà possibile vederla oltre che su City One anche su internet attraverso i due siti, www.settimionews.it, www.lameziaweb.biz, con Lamezia Tv.

Un commento:

  1. Gianfranco Bonofiglio (giornalista e docente)

    Da direttore responsabile del quotidiano on – line lavocecosentina.it vorrei rispondere e aderire all’appello del direttore di City One, la giornalista Nadia Donato. Inoltre, aderisco anche come responsabile del centro studi regionale sull’illegalità, sorto negli anni ’80 e che ha promosso centinaia di iniziative sull’educazione alla legalità. Campo nel quale sono impegnato da anni non solo in qualità di giornalista ma anche come autore di numerosi libri sulla criminalità ed organizzatore di numerose iniziative, soprattutto mirate la mondo della scuola, per la diffusione di una nuova cultura della legalità che deve essere alla base di un radicale cambiamento. Complimenti per l’iniziativa.

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