Il quotidiano condannato per aver affermato che lo scoop della giornalista sull’imam di Torino era una bufala

Maria Grazia Mazzola diffamata da “Il Manifesto”

Maria Grazia Mazzola

L’imam Mohamed Kohaila

ROMA –  Il Manifesto è stato condannato dalla nona sezione penale del Tribunale di Roma “per avere pubblicato il 10 gennaio 2008 un articolo a nome di Sherif El Sebaie dal titolo «Espulso l’imam del falso sermone”, nel quale si affermava che lo scoop di Maria Grazia Mazzola andato in onda nella puntata di Annozero del marzo 2007, sull’imam di Torino, Mohamed Kohaila, era falso ed era una bufala, e aveva in qualche modo contribuito a una ingiusta espulsione”.
Lo comunica in una nota la stessa giornalista, inviato speciale del Tg1 e all’epoca in distacco a Rai2 per lavorare con Michele Santoro. “Durante la mia inchiesta – ricorda la giornalista – io avevo introdotto una microtelecamera in una moschea di Torino, dove l’imam salafita faceva prediche antioccidentali incitando alla non integrazione e a stare lontano da ebrei e cristiani, a non contaminarsi”.
L’imam fu poi espulso.
La nona sezione penale del Tribunale di Roma “oggi ha dichiarato Sandro Medici, direttore del Manifesto, e Sherif el Sebaie, autore del pezzo, colpevoli dei reati loro ascritti. Rispettivamente diffamazione a mezzo stampa e omesso controllo ai danni di Maria Grazia Mazzola”, spiega la nota. (Ansa).

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