Il premio Sandro Curzi al precario della Rai, Jacopo Cecconi. Uno speciale riconoscimento a Gianmarco Sicuro

Garimberti: “Essere giornalisti evitando la faziosità”

Paolo Garimberti

Sandro Curzi

ROMA – Sandro Curzi rappresenta “un esempio per le nuove generazioni di giornalisti. Il suo è stato un telegiornale pluralista e obiettivo”. Perché “si può essere obiettivi pur non nascondendo le proprie idee e dicendo la propria, come è giusto che sia ma evitando di essere parziali e faziosi”.
E’ il ragionamento fatto da Paolo Garimberti presidente della Rai al premio dedicato allo storico direttore del Tg3, scomparso tre anni fa e riservato ai precari dell’azienda pubblica. Garimberti, che presiedeva la giuria del premio (promosso e curato dalla Direzione Comunicazione e Relazioni Esterne) ha, quindi, evidenziato come Curzi aveva una priorità: “quella di fare scuola, formare i giornalisti del domani. Oggi, purtroppo, accade sempre più di rado, anzi si protende troppo spesso a una certa sciatteria. Mentre un grande direttore non dovrebbe mai tralasciare questo tipo di insegnamento”.
A ricordare Curzi a Viale Mazzini, oltre alla vedova Bruna Bellonzi e alla figlia Candida, tanti allievi del giornalista insieme a rappresentanti della Rai di ieri e oggi. Tra questi Claudio Petruccioli, ex presidente Rai, Michele Santoro, Bianca Berlinguer oggi direttore di Rai3 e Antonio Di Bella, direttore del Tg della terza rete del servizio pubblico e il vice Andrea Giubilo. E ancora il consigliere del Cda Rai, Nino Rizzo Nervo, Miriam Maffai, Sandro Ruotolo, Maria Cuffaro.
“Sandro – ha detto la vedova – amava fortemente la Rai, per lui il servizio pubblico era il massimo. Oggi sarebbe orgoglioso di questo premio e della possibilità che viene data alle nuove generazioni. A voi giovani vi dico solo: amate sempre il vostro mestiere, senza mai cedere al compromesso”.
La giuria del premio – che consiste in uno stage di due mesi all’estero presso un’emittente straniera – era composta da Garimberti, Beppe Cereda, Albino Longhi, Roberto Natale presidente della Fnsi e Guido Paglia, responsabile relazioni esterne della Rai.
E’ stato proclamato, all’unanimità, vincitore della seconda edizione del premio Sandro Curzi, Jacopo Cecconi, autore di “Il solare non brilla” per “la completezza delle informazioni fornite che permettevano al telespettatore di avere un quadro completo della situazione evitando un possibile falso scandalismo; per la qualità delle interviste e per il loro inserimento nel racconto a completamento e supporto del discorso complessivo; per lo stile e l’accuratezza della fattura”.
La Giuria ha deciso di aggiungere un riconoscimento, pur non previsto dal regolamento, assegnandolo a Gianmarco Sicuro, autore di “L’emeroteca della Biblioteca Nazionale di Firenze”. (Ansa)

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