Stampa Romana ed il Cdr denunciano editore e direttore e chiedono il sequestro del finanziamento pubblico

“Comportamento antisindacale al quotidiano Terra”

ROMA – Denunce per comportamento antisindacale al quotidiano “Terra”, organo della Federazione dei Verdi. L’Associazione Stampa Romana ed il Comitato di redazione hanno, infatti, denunciato la società editrice Undicidue srl e il direttore Luca Bonaccorsi, giornalista pubblicista e membro del Consiglio d’amministrazione.
Cdr e sindacato dei giornalisti hanno, inoltre, presentato un esposto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per ottenere il sequestro cautelativo del finanziamento pubblico e segnalato Bonaccorsi all’Ordine dei giornalisti della Toscana per violazione della clausola di solidarietà fra colleghi.

“Il sindacato – denuncia il segretario di Stampa Romana, Paolo Butturini – si è, per l’ennesima volta, trovato di fronte all’inaffidabilità di Undicidue e del direttore che, dopo aver raggiunto un accordo per la regolarizzazione di dodici colleghi, lo hanno largamente disatteso senza dare alcuna comunicazione.

Provocatoriamente il direttore-azionista Luca Bonaccorsi ha disposto l’assunzione di due dei dodici colleghi, nonché stipulato due contratti con agenzie di stampa, denunciando così l’assoluta inconsistenza dei motivi addotti per non rispettare gli accordi”.
L’Associazione regionale di stampa e il Cdr di “Terra” chiedono, quindi, “l’immediato intervento della Federazione Nazionale della Stampa e dell’Ordine dei giornalisti a tutela della dignità professionale e dei diritti dei colleghi”.
Sindacato dei giornalisti e comitato di redazione hanno, inoltre, indetto per domani, mercoledi 9 novembre, alle ore 14, un presidio davanti alla sede del quotidiano, in via del Porto Fluviale 9/A, al quale sono invitati tutti i lavoratori e tutte le rappresentanze sindacali delle categorie coinvolte, nonché politici, associazioni e tutti i cittadini.
“Questi signori, al pari dei Lavitola – afferma Paolo Butturini – fanno di tutto per dare ragione a chi chiede la cancellazione del finanziamento pubblico. Il sindacato invece, è impegnato in un’opera di moralizzazione e legalità che sappia distinguere fra editori corretti e scorretti, nell’intento di salvaguardare un patrimonio di professionalità e posti di lavoro che proprio le scellerate azioni come quelle della Undicidue e Bonaccorsi rischiano di vanificare”.

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