In vista della scadenza del Cda, l’Usigrai chiede una nuova legge per la nomina dei vertici aziendali

“Rai, nuove regole contro l’impunità di appartenenza”

Carlo Verna

Augusto Minzolini

ROMA – “Abbandonato dai telespettatori, criticato dai suoi stessi giornalisti, Augusto Minzolini  si sostiene con le bufere che lui stesso scatena, poi dichiara di divertirsi”. Lo afferma il segretario dell’Usigrai, Carlo Verna, secondo il quale “le provocazioni evidenti, con gli editoriali fuori da ogni spartito sono utili al gioco della polarizzazione. Solo marcando sempre più la sua militanza, in un contesto di un meccanismo di governance aziendale non più tollerabile, può essere difeso dall’indifendibile”.
“Il punto nodale – secondo Verna – va, quindi, oltre il caso limite rappresentato dal direttore del Tg1. In Rai vige l’impunità dell’appartenenza.

 Non conta quel che si fa o non si fa, ma i muscoli delle fazioni. Siamo alla patologia grave che si combatte solo varando una nuova legge per la nomina dei vertici aziendali”.
E’ questa la priorità assoluta dell’Usigrai, vista la scadenza, a marzo prossimo, del Consiglio d’amministrazione. “A chi è in carica – conclude Carlo Verna – l’ultimo appello (visto il poco tempo ancora a loro disposizione) a cercare di trovare da uomini e donne cittadini di questo Paese, prima che eletti in quota ai vari partiti, la personale forza morale di fare il possibile, ovviamente non solo su Minzolini, ma per il bene comune, perché se anche sarà vinta la battaglia per cambiare le norme di governance, la situazione della Rai è tale da non poter attendere che si combatta”.

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