Il segretario aggiunto della Fnsi, Rossi, sul decalogo di Bonaiuti. ”In ogni caso la Federazione accetta la sfida”

Editoria: “Più che una ‘road map’ occorre ragionare”

Giovanni Rossi

ROMA – “Non metto in discussione la buona volontà e l’impegno del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, intervenuto ieri all’iniziativa delle testate di partito, coop, di idee e non profit nella Sala del Mappamondo alla Camera dei Deputati. Quello che voglio sottolineare è che oltre cento testate e quasi 4mila lavoratori tra giornalisti, tecnici, poligrafici ed amministrativi rischiano di perdere il lavoro per gli sconsiderati tagli retroattivi al fondo editoria”.
Ad affermarlo è il segretario aggiunto della Fnsi, Giovanni Rossi, che incalza: “Non si tratta, come ha fatto il Sottosegretario, di tracciare una road-map per il futuro anche prossimo; qui si tratta di ragionare e risolvere i problemi dell’oggi. Anzi di ieri, giacché sono ormai in sofferenza tutte le testate che fino a poco tempo fa potevano mettere a bilancio le erogazioni pubbliche scontandole in banca.
Oggi tutto questo non è più possibile. Il decalogo presentato da Bonaiuti andava bene molto tempo fa quando si è parlato, senza risultati concreti, di riforma del settore e di Stati generali dell’editoria.
Oggi il tempo sembra inesorabilmente scaduto. Nonostante ciò la Fnsi accetta la sfida lanciata dal Sottosegretario e sarà presente in modo fattivo e positivo alle iniziative e agli incontri che Bonaiuti ha previsto per la prossima settimana. Il sindacato dei giornalisti non vuole lasciare nulla di intentato di fronte alla minaccia di un vero e proprio cataclisma in questo delicato, e centrale per il pluralismo dell’informazione, settore dell’editoria”.

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