La Manovra bis tassa ingiustamente del 20% le pensioni dell’Inpgi, trattato peggio delle società finanziarie

Le mani del Governo nelle tasche dei giornalisti

Franco Siddi, segretario generale Fnsi

ROMA – L’urgenza di mettere in sicurezza in conti dello Stato non può giustificare errori gravi di misura o eccessi  interventisti squalificanti come quelli della tassazione delle rendite delle casse di previdenza sostitutive di quelle obbligatorie. Lo Stato non può trasformarsi in ufficiale di punizione di chi fa le cose giuste, assicurando equilibrio dei conti e delle prestazioni, senza pesare per nulla sui conti pubblici.
Trattare enti di previdenza come l’Inpgi, l’istituto autonomo per le pensione e il welfare dei giornalisti, peggio addirittura delle società finanziarie è una scelta molto grave. Si arriva così a tassare due volte le pensioni di chi l’assegno post lavoro se lo guadagna solo con i propri contributi: la prima, appunto, riducendo il valore dei risultati degli investimenti della massa dei contributi incassati che deve garantire le pensioni; la seconda tassando ordinariamente le pensioni, come giustamente capita per i redditi delle persone fisiche. Era già un’ingiustizia la tassazione dei rendimenti nella misura del 12,50%, è un atto inaudito quello di portarla al 20%.
Per quanto riguarda nello specifico i giornalisti, va appena ricordato che senza scaricare oneri né tensioni sociali sulla collettività, la categoria ha appena deciso una manovra correttiva importante nel segno di un riformismo e di un welfare attivo e di coesione sociale: l’aumento graduale dell’età delle pensioni delle donne, ma introducendo la “pensione a punti”, cioè la possibilità di anticipare l’uscita con la riduzione dell’assegno mensile; l’incremento delle contribuzioni, per  invalidità, vecchiaia e superstiti, in sostanziale linea con il sistema pubblico che l’Inpgi sostituisce, per legge.
Pur comprendendo l’esigenza di una manovra che deve essere fatta in fretta, a tutte le autorità istituzionali e, in particolare, in questi giorni alla Camera dei Deputati e ai Gruppi Parlamentari si chiede di correggere, l’articolo sulle tassazioni dei rendimenti della previdenza sostitutiva obbligatoria, anche per evitare in futuro azioni per contestarne l’illegittimità.

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