Giovedì 15 la protesta, organizzata dal Comitato per la libertà, il diritto all’informazione, alla cultura e allo spettacolo

Roma, via Teulada: sit-in di protesta contro il Governo

ROMA – “E’ fin troppo chiaro il disegno del Governo e delle forze di maggioranza di ridimensionare fortemente il servizio pubblico radiotelevisivo.” E’ quanto afferma il Comitato per la libertà, il diritto all’informazione, alla cultura e allo spettacolo, che ha deciso di promuovere un sit-in di protesta davanti agli studi Rai di via Teulada per esprimere, con forza, le proprie ragioni: “Al di là delle mancate riforme, da anni richieste dai giornalisti e dalle loro rappresentanze, dai lavoratori Rai e da milioni dei cittadini-utenti, continui colpi vengono assestai alla credibilità e alla autorevolezza di Viale Mazzini”.
“Nomine fatte e non fatte, ritardi sui palinsesti  – incalza il Comitato – e cacciate all’angolo di trasmissioni considerate scomode nonostante abbiano il supporto di un vastissimo pubblico e che fanno introitare nelle casse Rai milioni e milioni di euro di sponsor. Questo è il caso della trasmissione “Anno Zero” di Michele Santoro; questo è il caso, ancora aperto, della trasmissione “Parla con me” di Serena Dandini di cui, non trovando ancora una soluzione sensata, sembra ormai certo il trasferimento su altra emittenza. Con gravissimo danno economico e di immagine per l’azienda pubblica”.
Per questi “gravissimi motivi” il Comitato per la libertà, il diritto all’informazione, alla cultura e allo spettacolo ha deciso che giovedì prossimo 15 settembre davanti agli studi di via Teulada, a partire dalle

20.30 (orario che, fino alla scorsa stagione, prevedeva la messa in onda di Anno Zero), si svolgerà  “un sit-in di protesta per l’ormai fin troppo evidente tentativo di mettere il bavaglio a trasmissioni di successo e di costringere il servizio pubblico ad un ruolo ancellare rispetto ad altre emittenti strettamente legate alle forze di maggioranza e al Governo”.
Il Comitato chiede a tutte le organizzazioni, sindacati, associazioni e movimenti che ne fanno parte, e ai singoli cittadini-utenti che credono ancora nel servizio pubblico, di partecipare numerosissimi all’iniziativa di giovedì 15 settembre.

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