ROMA – Gaetano Afeltra, Luigi Albertini, Domenico Bartoli, Luigi Barzini, Norberto Bobbio, Arrigo Levi, Mario Missiroli, Paolo Murialdi, Jader Jacobelli. Questi i nomi dei giornalisti italiani contenuti nel Memorandum segreto del Foreign Office perché “arruolati” dai servizi segreti inglesi “per impedire l’ingresso del Pci nel governo italiano”.
Il rapporto, datato 6 maggio 1976, è contenuto nel libro di Mario José Cereghino e Giovanni Fasanella “Il Golpe inglese. Da Matteotti a Moro: le prove della guerra segreta per il controllo del petrolio e dell’Italia”, edito da Chiarelettere (pagine 368 – 16 euro). Chiarissimo l’obiettivo: “Azione a sostegno di un colpo di stato o di una diversa azione sovversiva…si raccomanda di tenerne conto sia a Londra sia nel corso degli incontri con gli americani, i tedeschi e i francesi”.
Una guerra devastante, mai interrotta. Questo libro apre uno squarcio importante nella storia del nostro Paese e risponde a quesiti altrimenti indecifrabili che nemmeno le inchieste giudiziarie sono riuscite a chiarire del tutto. A cominciare dal delitto Matteotti (1924) per arrivare alla morte di Enrico Mattei (1962) e di Aldo Moro (1978).
Ogni volta che gli italiani hanno provato a decidere del proprio destino, gli inglesi sono intervenuti. Ora i documenti desecretati, che i due autori hanno consultato negli archivi londinesi di Kew Gardens, lo dimostrano. Da quelle carte emerge con chiarezza che non è Washington a ordire piani eversivi per l’Italia, come si è sempre creduto, ma soprattutto Londra, che non vuol perdere il controllo delle rotte petrolifere e contrasta la politica filoaraba e terzomondista di Enrico Mattei, Giovanni Gronchi, Aldo Moro e Amintore Fanfani. Il petrolio, però, non è il solo problema.
Per gli inglesi anche i comunisti sono un’ossessione. Tanto da contrastarli con ogni mezzo. Persino arruolando schiere di giornalisti, intellettuali e politici per orientare l’opinione pubblica e il voto degli italiani. Un apposito dipartimento del Foreign Office lavora a questo obiettivo, affiancato da vecchi amici dei servizi britannici come l’ex partigiano monarchico Edgardo Sogno e l’ex comandante repubblichino della Decima Mas, Junio Valerio Borghese. Finché si arriva al 1976, l’anno che apre al Pci guidato dal segretario Enrico Berlinguer le porte del governo. A Londra progettano un golpe. Ma l’ipotesi viene alla fine scartata a favore di un’altra “azione sovversiva”. Si scatena così un’ondata terroristica che culmina nell’assassinio di Aldo Moro.
Mario José Cereghino si occupa di archivi statunitensi e britannici. Ha pubblicato: “Che Guevara top secret” (con Vincenzo Vasile, Bompiani 2006), “La fine” (con Giorgio Cavalleri e Franco Giannantoni, Garzanti 2009), Lupara nera (con Giuseppe Casarrubea, Bompiani 2009).
Giovanni Fasanella è autore di molti libri sulla storia invisibile italiana, tra i quali ricordiamo: Segreto di Stato (con Giovanni Pellegrino e Claudio Sestieri, Einaudi 2000), Che cosa sono le Br (con Alberto Franceschini, Bur 2004), La guerra civile (con Giovanni Pellegrino, Bur 2005), I silenzi degli innocenti (con Antonella Grippo, Bur 2006), “1861” (con Antonella Grippo, Sperling & Kupfer 2010). Per Chiarelettere ha pubblicato il Dvd+libro “Il sol dell’avvenire” (con Gianfranco Pannone, 2009) e “Intrigo internazionale” (con Rosario Priore, 2010).