Il 17 novembre, nella sala Fnsi di Roma, un convegno nazionale per modificare la legge

Quanto costa la libertà di stampa?

I diritti e i doveri dell’informazione sono al centro di confronti e polemiche che investono il mondo politico e l’opinione pubblica, ponendo un problema vitale non solo per la professione giornalistica, ma per l’essenza della libertà di stampa e il corretto funzionamento della democrazia. Su questo terreno è centrale l’attuale legge sulla diffamazione, che risale alla normativa del dopo-guerra e prevede sanzioni penali e pesanti forme di indennizzo civile nei confronti dei giornalisti.
Le richieste del risarcimento danni e della riparazione pecuniaria, insieme con le conseguenze di tipo penale previste dalla legge, a totale discrezione di un giudice monocratico, costituiscono ormai un’arma impropria largamente usata per dissuadere giornalisti ed editori che si cimentano con inchieste scomode, addentrandosi nelle zone grigie o oscure che ci sono a ogni livello della società e del potere.
Gli effetti di questa normativa, che va in senso opposto alle legislazioni di Paesi democratici come gli Stati Uniti e l’Inghilterra, sono devastanti per molte testate e tanti singoli giornalisti, che non possono rischiare le proprie risorse, spesso molto scarse, in cause che frequentemente si trascinano per anni, mentre chi sporge la querela, anche in caso di riconosciuta infondatezza, non rischia alcuna sanzione.
E’ dunque urgente aprire un confronto fra tutte le componenti dell’informazione e della giustizia, coinvolgendo il Parlamento e la società civile, affinché sia profondamente modificato l’attuale sistema normativo, senza che ciò costituisca una difesa aprioristica di privilegi corporativi, né per ledere impunemente la reputazione e i diritti di coloro che siano ingiustamente colpiti da un impegno professionale scorretto o in malafede.
Su questo tema, mercoledì 17 novembre, si svolgerà a Roma il convegno nazionale “Libertà d’informazione. Quanto costa e a chi”, promosso dalla Fnsi insieme alla Fondazione Libera Informazione. Il segretario generale ed il presidente della Fnsi, Franco Siddi e Roberto Natale, spiegano he l’obiettivo è avviare un concreto iter parlamentare per modificare la legge vigente e sperimentare forme collegiali di assistenza su base regionale e territoriale per difendere i giornalisti che, in modo documentato, siano vittime di strumentali richieste di risarcimento e di querele temerarie.
Al dibattito, aperto al pubblico, sono invitati giornalisti, avvocati, magistrati, rappresentanti delle organizzazioni della stampa, parlamentari di tutti gli schieramenti politici (con particolare riferimento alle Commissioni Giustizia e Affari Costituzionali della Camera dei Deputati).
I lavori si svolgeranno a Roma, nella sede della Fnsi (Corso Vittorio Emanuele II 349), con inizio alle 9.30, pausa pranzo con catering, ripresa e conclusione nel pomeriggio con un documento operativo.

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