ROMA – Due giornalisti di “Tutto il calcio minuto per minuto” aggrediti da un tifoso durante la telecronaca della partita Lazio-Napoli. E’ avvenuto l’altra sera, sabato 7 aprile, allo “Stadio Olimpico” di Roma, nel corso della trasmissione in diretta di Radiouno Rai.
Al 43° della ripresa, durante la telecronaca della partita valida per la 31ª giornata del campionato di calcio di Serie A, un tifoso laziale ha aggredito verbalmente i giornalisti Giulio Delfino e Tonino Raffa che, invano, hanno richiesto l’intervento degli stewart.
Come hanno riferito in diretta i due giornalisti, gli addetti alla tribuna stampa erano troppo impegnati ad esultare per il gol del 3-1 della Lazio per “preoccuparsi” dell’incolumità di Giulio Delfino e Tonino Raffa.
Convinta solidarietà ai due giornalisti viene espressa da Carlo Parisi (Giunta Esecutiva Fnsi), il quale sollecita l’intervento dell’Ussi per fare piena luce sulla vicenda. “Un episodio – denuncia Carlo Parisi – che ripropone la questione delle tribune stampa degli stadi italiani, troppo spesso terra di nessuno, nelle quali gli operatori dell’informazione vengono lasciati in balìa di tifosi esagitati, mentre gli addetti alla sicurezza, piuttosto che lavorare, pensano a vedersi la partita”.
Al 43° della ripresa, durante la telecronaca della partita valida per la 31ª giornata del campionato di calcio di Serie A, un tifoso laziale ha aggredito verbalmente i giornalisti Giulio Delfino e Tonino Raffa che, invano, hanno richiesto l’intervento degli stewart.
Come hanno riferito in diretta i due giornalisti, gli addetti alla tribuna stampa erano troppo impegnati ad esultare per il gol del 3-1 della Lazio per “preoccuparsi” dell’incolumità di Giulio Delfino e Tonino Raffa.
Convinta solidarietà ai due giornalisti viene espressa da Carlo Parisi (Giunta Esecutiva Fnsi), il quale sollecita l’intervento dell’Ussi per fare piena luce sulla vicenda. “Un episodio – denuncia Carlo Parisi – che ripropone la questione delle tribune stampa degli stadi italiani, troppo spesso terra di nessuno, nelle quali gli operatori dell’informazione vengono lasciati in balìa di tifosi esagitati, mentre gli addetti alla sicurezza, piuttosto che lavorare, pensano a vedersi la partita”.