
Renato Schifani

Franco Siddi
ROMA – Il tempo stringe e per diversi giornali la possibilità di continuare a esistere sta diventando di pochi giorni se non di poche ore. Il taglio ingiustificabile e ingiusto dei finanziamenti per l’editoria in cooperativa e giornali di idee, deciso con il provvedimento Milleproroghe di fine anno del Governo, sta già provocando danni incalcolabili: banche che bloccano le anticipazioni, giornali che stanno consumando le ultime riserve di carta per la stampa e non possono comprarne altra, stipendi drasticamente tagliati in attesa di novità se non addirittura congelati.
L’istanza per correggere l’ingiustizia ha trovato sensibilità bipartisan in Senato attende in queste ore segnali concreti. Sono in gioco decine di testate e oltre tremila posti di lavoro complessivi (giornalisti, poligrafici, stampatori, amministrativi, ecc).