All’Assemblea Ast prefetto e vertici della magistratura al fianco di Sandro Bennucci

Toscana, baluardo dei diritti dei giornalisti

Sandro Bennucci (in piedi, al centro) e Carlo Parisi (a destra) seguono l’intervento del procuratore capo di Firenze Giuseppe Creazzo

FIRENZE – «Anche al di fuori della mia veste di presidente della Corte d’Appello di Firenze, posso dire che considero, in maniera particolare oggi, la stampa professionale un baluardo della democrazia, capace di distinguersi da molte notizie non controllabili che vengono diffuse sui social».
Queste le parole di Margherita Cassano, presidente della Corte d’Appello di Firenze all’assemblea dell’Associazione Stampa Toscana, nella sala Paola Nappi della sede Rai di Firenze. Assemblea alla quale sono intervenuti anche Marilena Rizzo, presidente del Tribunale di Firenze, il prefetto Laura Lega, il procuratore capo Giuseppe Creazzo, il questore Armando Nanei. Il procuratore generale, Marcello Viola, impegnato fuori Firenze, non ha fatto mancare il suo saluto.

Margherita Cassano

L’assemblea – con la partecipazione del segretario generale aggiunto della Fnsi, Carlo Parisi, del presidente della Casagit, Daniele Cerrato, e del presidente dell’Unione nazionale giornalisti pensionati, Guido Bossa – è stata aperta dalla relazione di Sandro Bennucci, presidente Ast, che ha illustrato, alla folta platea di colleghi, il protocollo che il sindacato dei giornalisti toscani, insieme al consiglio dell’Ordine, ha firmato con i vertici della magistratura per permettere ai telecineoperatori e ai fotoreporter di accedere al Palazzo di giustizia con gli strumenti professionali, cosa finora non consentita. Si tratta del primo protocollo firmato in Italia dai vertici della magistratura con i rappresentanti dei giornalisti.
Nella relazione, Sandro Bennucci ha sottolineato le criticità ed i successi dell’impegnativo lavoro sindacale in uno dei momenti più difficili per i giornalisti.
«Tutte le vertenze – ha ricordato ai colleghi il presidente della Stampa toscana – si sono concluse con la vittoria dei giornalisti oppure, in alcuni casi, con accordi di conciliazione comunque molto importanti per chi li ha sottoscritti». «L’assemblea, come da Statuto, – ha proseguito Bennucci – ha anche approvato il bilancio consuntivo 2018, con un lieve attivo, rispetto alla previsione di pareggio, e l’uscita di oltre 10.000 euro per spese legali a sostegno degli iscritti: un dato che indica la presenza concreta del sindacato al fianco dei colleghi».

L’Assemblea Ast nella Sala Paola Nappi della Rai di Firenze

Nel suo intervento, il segretario generale aggiunto della Fnsi, Carlo Parisi, ha sottolineato «il valore dell’Associazione Stampa Toscana, apripista di importanti conquiste a tutela della libertà di stampa e della professione giornalistica, come appunto il recente protocollo d’intesa per l’accesso di fotoreporter e telecineoperatori a Palazzo di Giustizia».
«Assostampa – ha ribadito Parisi – che rappresenta un brillante laboratorio per l’adeguamento dei principi fondamentali agli attuali bisogni della categoria e presidio permanente di consulenza e concreta assistenza ai colleghi, soprattutto ai più giovani e meno garantiti che vogliono ancora credere nel valore della professione. Non a caso – ha evidenziato Parisi – la Toscana (dopo i giganti Lombardia e Lazio) è – nonostante una platea di iscritti all’Ordine inferiore ad altre regioni – la terza realtà italiana per numero di iscritti alla gestione separata dell’Inpgi, ovvero per numero di lavoratori autonomi che svolgono realmente la professione e ricevono compensi e contributi. Un altro fiore all’occhiello che il sindacato guidato da Sandro Bennucci può vantare a testimonianza dello spirito di collaborazione che, in Toscana, anima tutti gli istituti di categoria schierati all’unisono da una parte sola: quella del giornalismo professionale di qualità retribuito dignitosamente».
L’Assemblea dell’Assostampa Toscana, dopo gli adempimenti statutari, è stata quindi seguita da un corso di formazione tenuto dai consulenti dell’Ast, l’avvocato Pierluigi D’Antonio, il consulente fiscale Luigi Cobisi ed il consulente del lavoro Massimiliano Cecchi. (giornalistitalia.it)

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