Da Torino a Reggio Calabria il flash mob della Fnsi in difesa della libertà di stampa

L’Italia in piazza: “Giù le mani dall’informazione”

I giornalisti davanti alla Prefettura di Reggio Calabria con il sindaco Giuseppe Falcomatà (Foto Giorgio Belmonte/Giornalistitalia.it)

ROMA – Giornalisti in piazza in tutta Italia in difesa della libertà di stampa. La Federazione Nazionale della Stampa ha organizzato flash mob nei capoluoghi di regione (e in altre città italiane, ndr), ricevendo anche adesioni dai colleghi di Bruxelles e Londra, con lo slogan “Giù le mani dall’informazione”.
Dalle piazze è partito un coro unanime dopo le dichiarazioni di Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista contro i giornalisti seguite alla sentenza di assoluzione per Virginia Raggi. Dopo le prese di posizione, ieri, delle principali cariche istituzionali, oggi interviene anche l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

Michele Albanese, delegato Fnsi alla Legalità e Andrea Musmeci, vicesegretario Sindacato Giornalisti della Calabria in piazza a Reggio Calabria con il sindaco Giuseppe Falcomatà (foto Giornalisti Italia)

«Ogni attacco agli organi di stampa – afferma l’Agcom – rischia di ledere il principio costituzionale di libera manifestazione del pensiero, che è alla base del pluralismo dell’informazione e del diritto di cronaca e di critica».

Un momento del flash mob della Fnsi davanti alla prefettura di Torino (Ansa)

Le principali manifestazioni a Roma, in piazza dei Santi Apostoli alla presenza dei vertici della Federazione, e a Milano in via Vivaio. Presidi anche ad Ancona, Aosta, Bari, Bologna, Bolzano, Cagliari, Campobasso, Crotone, Firenze, Genova, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Potenza, Reggio Calabria, Torino, Trieste e Venezia. (ansa)

IL COMUNICATO DELL’AGCOM IN DIFESA DELLA LIBERTA’ DI STAMPA
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni sottolinea l’esigenza di un’informazione libera, pluralista, rispettosa della dignità delle persone, del ruolo delle forze politiche e dell’autonomia professionale dei giornalisti». È quanto ribadisce l’Authority Segnala pertanto che ogni attacco agli organi di stampa rischia di ledere il principio costituzionale di libera manifestazione del pensiero, che è alla base del pluralismo dell’informazione e del diritto di cronaca e di critica. (giornalistitalia.it)

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