Aperta nel 2009 dopo l’uscita del libro “Fuori orario - Da testimonianze e documenti riservati - Le prove del disastro Fs”

Chiusa la controversia tra le Fs ed il giornalista Gatti

Claudio Gatti

ROMA – Il Gruppo FS ha reso noto di aver chiuso la controversia con il giornalista Claudio Gatti e la casa editrice “Chiare Lettere Editore” avviata dopo la pubblicazione del libro “Fuori orario – Da testimonianze e documenti riservati – Le prove del disastro Fs”, uscito nel novembre 2009, nel quale venivano, tra l’altro, mosse numerose censure alle Ferrovie dello Stato Italiane.
Le FS avevano avviato un’azione civile presso il Tribunale di Milano in riferimento ad alcuni dei fatti narrati nel libro “riferiti e/o collegati al periodo a partire dal quale la gestione del Gruppo FS è stata affidata all’ing. Mauro Moretti”.
Quest’ultimo, FS, Trenitalia e Rfi, “ritenendo l’impianto dell’opera gravemente denigratoria”, hanno promosso nei confronti di Gatti e dell’editore Chiare Lettere azione civile presso il Tribunale di Milano, demandando all’autorità giudiziaria di “accertare e dichiarare la natura diffamatoria di numerose affermazioni pubblicate nel libro, perché lesive della reputazione, dell’onore, della dignità, dell’identità personale e, più in generale, dell’immagine dell’ing. Mauro Moretti e delle Società del Gruppo FS, nonché disporre la liquidazione dei relativi danni subiti”.
“Nel corso di tale procedimento, le parti – si legge nella nota del Gruppo FS – hanno avuto modo di scambiarsi memorie e documenti sulle circostanze narrate nel libro ed oggetto di contestazione”.
Gatti e l’editore Chiare Lettere confermano che “le vicende narrate dal libro relative alla cattiva manutenzione del materiale rotabile sono risalenti a un periodo antecedente alla gestione Moretti e che, anche per quanto riguarda la gestione degli appalti, le vicende riferite nell’opera si sono verificate anteriormente alla assunzione della carica di amministratore delegato di FS da parte dell’ing. Moretti”.
Gatti e l’editore Chiare Lettere riconoscono, altresì, che “le azioni intraprese dalle Società del Gruppo in relazione al miglioramento delle pulizie dei treni e alle dismissioni del patrimonio immobiliare del Gruppo FS sono avvenute in conformità alla best practice di mercato”.
I procedimenti penali, attivati su impulso della Procura di Firenze, nati dalle informazioni contenute nel libro, si sono chiusi con l’archiviazione della posizione dei dirigenti di Trenitalia a cui si fa riferimento nel libro, ma con il rinvio a giudizio per loro controparti private.
“Durante la gestione Moretti – è scritto ancora nella nota – è stata operata una riorganizzazione del management che ha ridotto considerevolmente i costi, determinando un significativo miglioramento dei conti del Gruppo FS, passati da una perdita di 2 miliardi di euro nel 2006 a un utile di 381 milioni di euro nel 2012”.
“Sotto la gestione Moretti – conclude la nota – sono stati inoltre compiuti sforzi significativi per migliorare i processi manutentivi, nonché la sicurezza e la puntualità, con risultati evidenti a tutti. Sulla scorta di tali chiarimenti, le parti hanno concordemente deciso di porre fine alle controversia in essere di fronte al Tribunale di Milano”.

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