Alla vigilia del corteo, in programma oggi a Milano, scritte sui muri e aggressione ad un vigilante de “Il Sole 24 Ore”

Le redazioni dei giornali nel mirino dei “No Tav”

Scritte “No Tav” sulla sede milanese del quotidiano “Il Sole 24 Ore”

Scritte “No Tav” sulla sede del quotidiano “Il Giornale”

MILANO – Una serie di scritte inneggianti il corteo “No Tav” organizzato per oggi a Milano, sono state scritte con vernice spray, l’altra notte, sui muri di una serie di media cittadini. Sul posto è intervenuta la Digos, che ha accertato slogan davanti o nei pressi delle redazioni de “Il Sole 24 Ore”, “Corriere della Sera”, “l’Espresso”, “Il Giornale”, “Il Giorno” e altri. Il corteo “No Tav” è previsto per le ore 14 di oggi, con partenza da piazza XXV Aprile e arrivo in piazza XXIV Maggio.
Durante il blitz in via Monte Rosa, sede del “Sole 24 Ore”, un addetto alla sicurezza all’ingresso del palazzo è rimasto ferito nella colluttazione con alcuni dei manifestanti. Alle tre di notte un gruppo composto da tre uomini e una donna ha assaltato l’ingresso del quotidiano di Confindustria per imbrattarlo di vernice rossa; ne è scaturita una collutazione con una guardia giurata che ha riportato l’infrazione di una costola e una prognosi di 15 giorni.

Scritte “No Tav“ sulla sede milanese di Rcs in Via San Marco

A Torino, intanto, nuovo messaggio sul caso “No Tav”. Un “cattivo maestro preoccupato”, come si firma, ha inviato una lettera alla redazione de “la Repubblica” di Torino in cui sostiene di aver visto circolare in Valle di Susa il documento dei Nuclei Operativi Armati recapitato mercoledì scorso all’Ansa. L’anonimo autore – si legge nelle pagine locali del quotidiano – sostiene anche che “in valle sono sempre di più quelli che si rendono disponibili ad andare dietro” ai metodi di chi predica la lotta armata.
Allegata alla lettera, riferisce “la Repubblica” nelle pagine locali, c’era la prima parte del documento dei Noa in cui si teorizza il passaggio alla lotta armata in valle. Mancava invece il terzo foglio, quello con l’elenco delle persone da colpire.
Non è la prima volta che il “cattivo maestro preoccupato” scrive alla redazione torinese de “la Repubblica”. In una precedente lettera, inviata la scorsa estate, l’anonimo autore scriveva che in Valle di Susa agiscono personaggi “che non avevo mai visto dalle nostre parti”. Persone venute da fuori per pianificare “un attacco nei confronti di un politico torinese” e che dichiaravano “le armi sono a disposizione”.
“Continuando ad arrestare e denunciare – si legge ancora nella lettera – non si stronca il movimento, semplicemente si spingono i giovani verso le sirene della violenza”. Al “cattivo maestro preoccupato” il quotidiano replica ricordando che “per fermare la violenza è sufficiente non praticarla”. “Isolare” i violenti – scrive “la Repubblica” – “dovrebbe essere un imperativo generale, sei dei favorevoli sia dei contrari” all’opera. “Ma il movimento No Tav – si chiede l’autore dell’articolo – è oggi in grado di farlo?”. (Ansa)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *