
E’ la fotografia che emerge dall’Annuario Scienza, tecnologia e società 2014, del centro studi Observa Science in Society, a cura di Massimiano Bucchi, dell’Università di Trento, e Barbara Saracino, dell’Università di Firenze (Il Mulino).
Realizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo, il rapporto è stato presentato oggi a Torino. Ben 37 italiani su 100, indica il rapporto, sono quindi completamente tagliati fuori dalle tecnologie digitali.
Un dato decisamente negativo, considerando che la media Ue dei tecnoesclusi è del 20% e che tra i Paesi virtuosi la Svezia si aggiudica il primo posto con il 3%. Tra i Paesi europei, dopo l’Italia ci sono solo Grecia e Bulgaria (entrambe con il 41% di tecnoesclusi) e Romania (43%).
Sempre secondo il rapporto, sul fronte della produzione scientifica l’Italia difende l’ottavo posto nel mondo per articoli pubblicati e il quarto in Ue per l’assegnazione di fondi europei, ma deve fare i conti con il fatto che i suoi ricercatori sono pochi (4,3 ogni mille occupati, contro la media europea di 7) e tra i più anziani (è ultima in Europa con il 12,1% di ricercatori con meno di 40 anni, contro il 49% della Germania, il 40% della Polonia e il 35% del Portogallo). (Ansa)