L’Assemblea dei giornalisti preoccupata per un eventuale cambio della “mission” dell’agenzia e la mancata assunzione dei precari

Agi o non Agi? Questo è il problema

ROMA – L’Assemblea dell’Agi, in riferimento al preannunciato nuovo piano industriale, esprime forte preoccupazione per un eventuale cambio della “mission” dell’agenzia e per il perdurante mancato rispetto degli impegni da parte dell’azienda nell’assunzione dei precari storici.
Pur non essendo pregiudizialmente contrari a cambiamenti che possano contribuire ad affrontare la crisi del settore, i redattori dell’Agi avvertono il rischio che possibili nuove formule di assetto societario o anche solo organizzativo si traducano in un ridimensionamento dell’informazione primaria, finendo con il modificare irrimediabilmente l’identità e la ragion d’essere di un’agenzia che da oltre sessant’anni svolge un ruolo di protagonista nel panorama dell’informazione nazionale grazie anche alla presenza di 12 sedi regionali e di quelle estere.
L’Assemblea denuncia la reiterata violazione da parte dell’azienda degli accordi sulle assunzioni sottoscritti al tavolo con Fieg e Fnsi in sede di trattativa sullo stato di crisi del 2009.
A due anni di distanza dalla fine dello stato di crisi, nonostante le continue promesse e rassicurazioni, le assunzioni sono state soltanto sei (una delle quali a tempo determinato) rispetto alle 18 previste dalle intese malgrado i tentativi del Cdr di ottenere un calendario per l’assorbimento di precari storici, a Roma e nelle sedi, fondamentali per la funzionalità quotidiana della redazione.
L’Assemblea dell’Agi chiede all’azienda l’avvio immediato di un confronto con il Cdr, prima di ogni decisione ufficiale sul futuro giornalistico dell’agenzia. I redattori considerano imprescindibile il mantenimento della “mission” originaria dell’agenzia e l’adeguamento della pianta organica nel rispetto degli accordi stipulati. L’Assemblea dà pieno mandato al Cdr, in caso di mancate risposte, di adottare tutte le iniziative di protesta che riterrà opportune. Approvato all’unanimità. (Agi)

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