La giornalista era stata sollevata dalla conduzione e non ricollocata in servizio. L’ex direttore si sente “perseguitato”

Caso Ferrario: Minzolini a giudizio per abuso d’ufficio

Tiziana Ferrario

Augusto Minzolini

ROMA – Abuso in atti d’ufficio. Per questa accusa il gup del Tribunale di Roma ha rinviato a giudizio l’ex direttore del Tg1 e attuale senatore del Pdl, Augusto Minzolini.
Il procedimento riguarda proprio il periodo in cui il giornalista era alla guida del telegiornale dell’ammiraglia Rai, l’aver deciso di spostare dalla conduzione Tiziana Ferrario e non averla ricollocata per un determinato periodo di tempo. Gli accertamenti sono stati coordinati dal pm Sergio Colaiocco. La decisione è del giudice Rosalba Liso.
Il caso è stato sollevato dalla stessa Ferrario che tramite i suoi legali presentò una denuncia. Per questa vicenda nel marzo scorso Minzolini era stato ascoltato dagli inquirenti negli uffici di piazzale Clodio. In quell’occasione aveva sostenuto che le “scelte effettuate nei cambi di conduzione furono fatte in base ad un fisiologico turn over”.
Il 14 febbraio 2013 Minzolini è stato assolto, sempre a Roma, dall’accusa di peculato per il presunto utilizzo improprio delle carte di credito aziendali a lui affidate.
Il processo a carico di Minzolini comincerà l’8 aprile prossimo, davanti ai giudici della IV sezione. Il suo difensore, l’avvocato Fabrizio Siggia, ha spiegato: “Rimaniamo convinti della validità delle nostre ragioni. Dimostreremo in dibattimento la validità di quanto sosteniamo”. (TMNews)
“E’ allucinante, sono senza parole. E’ una persecuzione”. Questo il commento a caldo dell’ex direttore del Tg1, Augusto Minzolini, all’Adnkronos, in merito al suo rinvio a giudizio per abuso d’ufficio.
L’imputazione si riferisce alla sua decisione di rimuovere la giornalista Tiziana Ferrario dalla conduzione del telegiornale. “Dire che ho demansionato la Ferrario perchè ho deciso di toglierla dalla conduzione dopo ventotto anni di presenza in video – sottolinea Minzolini – è solo un modo per camuffare la reale ragione” del mio rinvio a giudizio.
“Sono allibito. Ormai la magistratura – prosegue – entra anche all’interno delle scelte di un direttore di un Tg, è un continuo in questo paese. La cosa che mi rende malinconico è che avrei potuto fare il direttore del Tg1 senza muovere nulla. Avrei così evitato di essere perseguitato. Mi sono invece posto il problema dei diciotto precari che ho fatto assumere, prima quattordici e poi quattro, e li ho valorizzati”.
“Alcuni di questi – racconta Minzolini – conducono le principali edizioni del Tg1. Prima si dice di fare largo ai giovani, si chiede rinnovamento e poi si viene puniti”. E tornando alla vicenda di Tiziana Ferrario, Minzolini tiene a precisare: “Le chiesi di fare la corrispondente a Madrid ma rifiutò, poi le chiesi se voleva andare a New York e lei accettò ma poi decise di rientrare. Se questo è demansionamento…”, conclude ironico. (Adnkronos)

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