

La sede della Gazzetta di Parma
PARMA – Aggiornata al 7 novembre prossimo, alle ore 11 a Roma, la riunione in sede Fieg sullo stato di crisi del quotidiano “Gazzetta di Parma”, che dichiara un esubero di 9 giornalisti sui 41 in organico. Nell’occasione proseguirà il confronto che, il 22 ottobre scorso, ha visto al tavolo l’azienda (rappresentata dall’amministratore delegato Matteo Montan e dal ragionier Graziano Paini, assistiti dai funzionari della Fieg, Francesco Cipriani e Stefano Scarpino) ed il Comitato di redazione assistito dal presidente della Fnsi, Giovanni Rossi, dal componente della Giunta Esecutiva, Camillo Galba, dal presidente del dipartimento sindacale dell’Aser, Marco Gardenghi, e dai funzionari della Fnsi, Giampaolo Gozzi e Giuseppe Catelli.
Il Cdr ha reso noto che, “dopo un’ampia illustrazione del piano da parte di Montan, ci sono state le considerazioni di Rossi volte ad evidenziare – tra l’altro – che l’esternalizzazione delle pagine di interni, esteri ed economia va contro quanto disposto dal contratto nazionale di lavoro dei giornalisti (curiosità: le disposizioni in merito, cioè l’allegato M e la nota del ministero del lavoro sono frutto del negoziato allora condotto anche da Gardenghi e Gozzi che controfirmarono il testo)”.
“Dopo una pausa – aggiunge il Cdr – il confronto è ripreso con la Fnsi che ha posto come condizione pregiudiziale alla prosecuzione della trattativa l’eliminazione dal piano dei punti che vanno contro quanto disposto dal contratto nazionale di lavoro dei giornalisti italiani (esternalizzazione)”.
L’azienda ha chiesto una pausa di riflessione, al termine della quale Montan si è detto “disponibile a valutare soluzioni alternative a quelle che si leggono nel piano presentato il 21 settembre, fermi restando gli obiettivi indicati nel piano stesso”. Montan ha, quindi, chiesto “che nel frattempo si siglasse un accordo per consentire l’introduzione delle novità nel sito internet della Gazzetta che, nelle intenzioni dell’azienda, dovrebbero diventare operative a metà novembre. Anche su questo punto, però, la decisione è rinviato all’incontro del 7 novembre”.