S’intitola “La grande avventura” la mostra allestita per l’occasione al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Fino al 2 marzo 2014

125 foto per i 125 anni del National Geographic

Foto di Hugo Van Lawick (1964) per il National Geographic, tra quelle in mostra a Roma fino a marzo 2014

ROMA – Sembra di poterla quasi toccare quella volpe artica che ti scruta, illuminata dalla luna tra i ghiacci del Canada. E sembra di potere ascoltare il silenzio assordante degli abissi, popolati da una megattera e dal suo cucciolo, dalla solitaria e inquietante prua del Titanic, da sommozzatori alla scoperta di grotte sommerse. Come quello sguardo, che ti trafigge impietoso: la ragazza dagli occhi verdi, il dramma afgano immortalato dalla maestria di Steve McCurry, diventato la copertina più famosa della storia di National Geographic.
Una storia che si appresta a tagliare il traguardo dei 125 anni. E per festeggiare l’evento, apre a Roma, al Palazzo delle Esposizioni, da domani 28 settembre e fino al 2 marzo 2014, “La grande avventura”, una mostra fotografica che ripercorre la storia della National Geographic Society, fondata il 13 gennaio del 1888 da un gruppo di 33 uomini per discutere come incrementare e diffondere la conoscenza geografica, attraverso le immagini dei suoi più grandi fotografi che l’hanno resa famosa, dai primi scatti in bianco e nero alle foto digitali dei giorni nostri.
Dal ritrovamento della leggendaria città perduta di Machu Picchu alle spedizioni al Polo Nord e nelle savane sperdute dell’Africa, dalla scoperta di tribù sconosciute alla bellezza della vita animale e vegetale, dalla violenza dei tornado a quella dei vulcani: 125 foto, come gli anni che si festeggiano, né una in più né una in meno, che ripercorrono le tappe di un lungo viaggio, affascinante e unico, tra avventura e rispetto per la diversità. Con un unico obiettivo: esplorare il pianeta e diffondere una maggiore consapevolezza dell’uomo nei suoi confronti, con una particolare attenzione al rispetto della diversità. Sotto qualunque forma questa si esprima.
“E’ una mostra fotografica, ma non solo – spiega il curatore Guglielmo Pepe -. Ed è diversa dalle 5 che l’hanno preceduta e ospitata sempre al Palaexpò. E’ un racconto storico, scientifico, culturale. Con un messaggio da cogliere: noi siamo gli esseri più intelligenti del mondo, ma non i migliori. Dobbiamo avere maggior rispetto nei confronti degli altri esseri viventi. E capire che il patrimonio che abbiamo a disposizione non è inesauribile”.
“I 125 anni che festeggiamo – sottolinea Terry Adamson, executive vice president della National Geographic Society – sono il senso stesso dell’avventura. E l’enfasi non va posta solo sui 125 anni passati, ma anche su quelli futuri”.
Un futuro che, come spiega il direttore di National Geographic Italia, Marco Cattaneo, ha ancora molto da farci scoprire: “Raccontiamo il mondo per proteggerlo, e la tecnologia potrà aiutarci a fare sempre meglio”.
Insieme ai 125 anni della Society, la mostra romana festeggia anche i 15 anni di National Geographic Italia, con una sezione speciale dedicata a 15 copertine. La mostra sarà aperta tutti i giorni dal martedì alla domenica (biglietti 7,50 euro, ridotti 6 euro). (Ansa)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *