Stroncato da un malore a 73 anni mentre era solo in ufficio. Fu presidente dell’Assostampa provinciale reggiana

Reggio Emilia piange Gino Badini, storico e giornalista

Gino Badini

REGGIO EMILIA – E’ morto ieri, a 73 anni, per un malore, mentre stava lavorando nel suo ufficio della Deputazione di Storia Patria presso la sede della Provincia, lo storico e giornalista Gino Badini.
Era da solo quando si è sentito male e non ha avuto il tempo di chiamare aiuto. A trovarlo, già privo di vita, sono stati alcuni dipendenti della Provincia, dopo la pausa pranzo, allertati dalla moglie preoccupata perché non rispondeva al telefono.
Laureato in giurisprudenza, avvocato, diplomato in archivistica, paleografia e diplomatica, Gino Badini è stato presidente dell’Istituto reggiano per la storia del Risorgimento, presidente della Deputazione reggiana di Storia Patria, dirigente dell’Archivio di Stato di Reggio e professore a contratto presso le Università di Bologna, Parma e Firenze. Vice Presidente dell’Istituto dei Beni artistici e culturali della regione, autore di numerose monografie storiche.
Ma Gino Badini era anche un giornalista pubblicista (dal 1981): collaborò a lungo con testate locali e nazionali, sino a diventare presidente dell’Associazione provinciale Stampa Reggiana “G.Bedeschi”. Fondò, inoltre, la rivista trimestrale “Reggio Storia” per la diffusione della cultura storica e per la valorizzazione del patrimonio documentario in ambito locale.

Un commento:

  1. Luigi Davide Mantovani (Ferrara)

    Ho conosciuto Gino nel 1993 quando gli sono succeduto come vicepresidente all’Istituto dei beni Culturali della regione Emilia-Romagna e ne sono divenuto “naturalmente” amico poiché i tratti prevalenti del suo carattere erano l’elegante gentilezza, l’affabilità e la passione per la cultura storica che egli declinava con leggerezza ironica, cosa assai insolita nell’antropologia emiliana. A cui vanno aggiunte la capacità di ascolto – merce assai rara nel nostro paese – e di lavoro.
    La sua Reggio Storia mi indusse a creare con un comune amico FerraraStoria di cui divenni direttore: insieme a Gino avevamo progettato di creare una rivista storica “federata” delle città della regione o perlomeno dell’antica della Cispadana. Sento già un’infinita nostalgia della sua persona e spero che la sua famiglia e Reggio, dopo il dolore, reagiscano con prontezza con un’iniziativa culturale che ci unisca, noi suoi amici “tutti insieme in un affetto”.

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