Le Federazioni della stampa internazionale ed europea: “Ci congratuliamo con la Fnsi per il costante impegno per il ritorno del collega”

Quirico libero, il grande sollievo e la gioia di Ifj ed Efj

Franco Siddi (Fnsi) e Jim Boumelha (Ifj)

ROMA – La Federazione Internazionale dei giornalisti (IFJ) e la Federazione Europea dei Giornalisti (EFJ) hanno accolto con favore la liberazione del giornalista italiano Domenico Quirico e hanno ringraziato la Federazione Nazionale della Stampa Italiana per l’instancabile lavoro e impegno per garantire la libertà del collega.
“Accogliamo favorevolmente la fantastica notizia che Domenico Quirico è stato rilasciato, dopo essere stato prigioniero in Siria per quasi cinque mesi: ora può tornare alla sua famiglia e ai suoi colleghi”, ha detto il Presidente della Ifj Jim Boumelha.
“In questo giorno di grande sollievo e gioia, ci congratuliamo con la Fnsi e la ringraziamo per la dedizione e il costante impegno per garantire un ritorno sicuro del collega”, ha proseguito il Presidente della Ifj.
La Ifj e la Efj, insieme con la Fnsi, hanno fatto ripetuti appelli per la liberazione di Quirico negli ultimi cinque mesi. Nel mese di maggio la Ifj e la Fnsi hanno scritto una lettera al Presidente della Siria (24.5.2013), chiedendo con forza che fossero intensificati gli sforzi per ritrovare Quirico.
La Ifj, nella sua riunione generale che si è svolta a Verviers, il maggio scorso, ha adottato una risoluzione, proposta dalla Fnsi e da altri quattro affiliati, chiedendo l’immediato rilascio di Quirico e di tutti gli altri colleghi che erano stati rapiti e che stavano svolgendo il loro lavoro in Siria.
“Il rilascio del collega è un passo avanti positivo nella lotta per la libertà di stampa, la giustizia e il diritto dei giornalisti di lavorare liberamente e in sicurezza in Siria – ha detto il Presidente della Federazione Europea dei Giornalisti (Efj) Mogens Blicher Bjerregard – ma ci sono altri casi di giornalisti internazionali tenuti in ostaggio. Esortiamo tutte le fazioni coinvolte nel conflitto siriano a rispettare la libertà di stampa e a liberare gli altri giornalisti affinché possano tornare nei loro Paesi e alle loro famiglie”.

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